giovedì 24 marzo 2016

L'incubo della primavera Trentina delle mele

E' primavera. Dovrei esserne felice, dovrei guardare gli alberi risvegliarsi dal loro torpore invernale con speranza e rispetto, invece no. Ho temuto questo momento per mesi, perchè la primavera è il tempo dei pesticidi nel Trentino delle mele, il tempo dei trattori accesi tra le case alle 5 del mattino, dei contadini più anziani che irrorano senza seguire le regole di sicurezza per sé e per gli altri.

Di fronte al condominio dove vivo c'è un campo di mele, piccolo, modesto, un appezzamento di forse 30 metri per 30 metri, eppure la quantità di pesticidi che ho visto irrorare su quei pochi, piccoli meli ogni anno è impressionante, come è impressionante vedere le galline dello stesso contadino cercare vermicelli nello stesso campo e il suo cane scorrazzare tranquillo.
Alcuni animali ci sono, ma non ci sono più api, coccinelle e vermi, sì vermi. Il contadino una volta mi ha detto che dovrei essergli grata perchè grazie al suo intervento non avrò vermi in casa. Oh grazie, non ho nemmeno piante sul poggiolo grazie a lei, mio caro contadino, e ho il poggiolo corroso dalle sostanze che lei spruzza senza pietà.
Dall'anno scorso almeno gli interventi contro i vermi sono diminuiti ad un paio di spruzzate alla settimana, perchè la denuncia che ho sporto ai carabinieri ha sortito almeno un piccolo effetto di spaventare il contadino irrispettoso, che dopo alcune minacce a vuoto ha deciso di concederci di non atomizzare il primo filare davanti al condominio, ma dal metro successivo, avanti tutta.
In Val di Non, dove coltivano la famosa mela con il bollino, i cittadini sono sul piede di guerra da anni e recentemente un dibattito ha portato ad interessanti conclusioni:
http://www.ladige.it/popular/salute/2016/03/20/pesticidi-studio-residenti-val-non-agiscono-dna-passano-mamma-feto "Il dibattito sui pesticidi c’è ed è pure molto acceso. Nell’affollatissima sala dell’Istituto comprensivo di Cles, si è svolto il convegno «Ambiente è salute: esposizione cronica a pesticidi e Dna umano», presentazione della prima ricerca scientifica su alcuni residenti della Val di Non ed organizzata dal Comitato per il diritto alla salute." Così riporta il primo paragrafo dell'articolo e la rete non si ferma qui, lottando con petizioni e ricerche su pagine come NO AI PESTICIDI https://www.facebook.com/groups/1629235214025737/?fref=nf
Pur comprendendo le necessità economiche dei contadini e le pretese senza senso del consumatore che vuole una mela perfetta, lucida e malefica, non posso giustificare questo tormento, soprattutto a fronte delle continue conferme da scienza e buon senso sugli effetti devastanti dei pesticidi.
Soprattutto non possiamo ignorare i successi dell'agricoltura biologica e biodinamica che ci regalano frutta e verdura varia, con difetti e gusto vero.

No non posso tollerare che alle 5 del mattino si accenda un trattore per irrorare su questo:

Alla distanza che c'è tra il condominio e il campo:

Servono più regole e più controlli, serve più buon senso e collaborazione, più dialogo forse. Sì perchè i contadini dicono che è colpa della gente che va a vivere in campagna, ma i terreni li hanno venduti loro alle case costruttrici e non potevano aspettarsi che le persone sarebbero state zitte. 
Sarebbe bello che i contadini capissero che le norme di sicurezza tutelano sopratutto loro, che vivono a pochissimi metri da quei campi, così come i loro animali, i loro figli e le mele che mangeranno e che mangeremo. 

Il futuro è nelle nostre mani, ma si deve agire, si deve distribuire consapevolezza e buon senso. Speriamo piova poco questa primavera, meno piove e meno irrorano a quanto pare. 

“Probabilmente ci sono parole che sono rivolte esattamente alla nostra condizione e che, se potessimo veramente udirle e capirle, sarebbero, per la nostra vita, più salutari del mattino o della primavera; e forse ci farebbero vedere le cose sotto una diversa luce" - Henry David Thoreau




lunedì 7 marzo 2016

Fiera BioSalute - piccole eccellenze artigianali crescono

Ogni anno, a marzo, mi impegno per riuscire a visitare una piccola fiera a Santa Lucia di Piave (TV); ogni anno percorro 150 km di distanza per scoprire volti vecchi e nuovi del mondo biologico e olistico, riuniti nella suggestiva location ristrutturata delle "Ex Filande".
Quest'anno ho partecipato nell'ottica della consulente per un ristorante vegano e vegetariano di prossima apertura, ma questo non mi ha impedito di godere della Fiera anche come semplice curiosa e appassionata di cucina naturale e vegan, mondo olistico e biologico.
Tra i circa 140 stands si possono trovare volti noti del mondo biologico come l'Isola Bio, e nuove piccole eccellenze che si affacciano al mercato con proposte innovative.

Quest'anno Isola Bio ha introdotto un nuovo prodotto nella sua "collezione" di bevande vegetali: Bio Riso Integrale, una bevanda biologica a base di riso integrale senza zuccheri aggiunti. Il gusto è molto buono e pieno e a mio parere meno nauseabondo dei classici latti di riso troppo dolci o troppo farinosi che spesso si trovano in commercio. Nonostante i 15 anni di attività, Isola Bio si presenta sempre umilmente al pubblico, quasi sempre con il titolare presente, pronto a rispondere a domande e richieste varie. L'azienda negli anni ha sicuramento incrementato la sua produzione attirando l'attenzione di ristoranti e attività commerciali, così come quella dei privati, con una serie di alternative interessanti e particolari, come il Sorgo e la Quinoa.


Nonostante ci sarebbe molto da dire su Isola Bio e da accennare sugli altri, non posso più aspettare nel rivelarvi il vero protagonista della fiera di quest'anno: il FORmais. Formais è l'alternativa vegetale al formaggio animale a base di mais che fonde, visto con i miei occhi!


Il prodotto si presenta in tre meravigliose alternative: fumè, cremoso e light. la cosa più sorprendente di Formais non è tanto il gusto (è molto buono comunque), ma la purezza degli ingredienti: acqua, olio di mais, amido di patate, fibre della cicoria, sale. No olio di palma, no glutine e ovviamente no lattosio. http://www.artigianavegana.it sul loro sito potrete trovare ulteriori informazioni riguardo ad Artigiana Vegana che produce il Formais e gli altri prodotti della loro linea. 
In Fiera ho assaggiato i 3 formaggi e testato l'effetto fila e fondi, ma aspetterò di cucinare con questi prodotti per una recensione completa. Questa piccola eccellenza artigianale è sicuramente da tenere d'occhio e potrebbe presto diventare un concorrente temibile per Mozzarisella. 

Non solo cibo alla Fiera Biosalute, un ampio spazio è stato dedicato alla medicina naturale, alle associazioni per la tutela dell'ambiente e della salute, bioedilizia, arredamento e tanto altro.
Tra i vari stands, sono riuscita a trovare materiale utile per la mia scuola di Tai Chi: incensi, musica, campane tibetane. Una meraviglia per gli occhi e l'olfatto, peccato non poter prendere tutto.
Mi sono però concessa un cd di musica realizzata con il Tamburo Armonico a 432 hz, frequenza legata ad innumerevoli proprietà fisiche e suoni caldi e celestiali, realizzato da www.tamburoarmonico432.com.
Immancabile anche l'acquisto di incensi naturali in versione tibetana e classica per rendere la palestra e la casa un luogo di meditazione e profumare naturalmente gli ambienti.

Tornando all'alimentazione da citare era la presenza di diverse aziende produttrici di estrattori, una tendenza in continua crescita per la salute e il benessere, per incrementare l'uso di frutta e verdura in cucina e favorire l'autoproduzione.
Immancabili Hurom e EstraggoPro, due tra le marche più famose di estrattori, che grazie a dimostrazioni pratiche e assaggi hanno conquistato gran parte del pubblico della fiera. Sono rimasta particolarmente colpita dall'ultimo modello della famiglia Hurom con coclea di nuova generazione che lavora ancora meglio le fibre estraendo i succhi da frutta e verdura ed agevolando la produzioni di latte vegetale fatto in casa.
Ultimo accenno ad un'altra piccola eccellenza artigianale regionale del Veneto: Perle di Soia.
Perle di Soia è un marchio che porta il consumo della soia ad un altro livello, se vogliamo più glamour, con delle preziose confezioni di soia tostata ed aromatizzata a diversi gusti. La soia biologica impiegata dall'azienda è coltivata in Italia, Austria e Germania, senza l'utilizzo di semi Ogm. Tra i vari prodotti troviamo anche grissini a base di soia, panettoni e colombe vegan.














Tra fantastici biscotti vegan dal gusto casalingo, saponi artigianali, massaggi Tuina e scuole di cucina naturale, questo piccolo evento di paese, nasconde come sempre espositori vecchi e nuovi che vale la pena visitare, ascoltare e talvolta gustare.
Un'altra volta la Fiera Biosalute è ben riuscita ed ha coinvolto persone del settore e curiosi che con l'aiuto degli espositori vuole provare a vivere in modo più naturale e sostenibile.
All'anno prossimo, Fiera Biosalute!

Tao Te Ching verso 16 - verse 16 - ITA and ENG

  "Ritornare alle radici significa trovare la pace. Trovare la pace significa onorare il proprio destino. Onorare il proprio destino è ...