mercoledì 30 dicembre 2015

Trento - non è oro e non luccica più

‪#‎Trento‬ è la città dove si vive meglio? Parliamone. L'aumento dei furti e della microcriminalità negli ultimi 2 anni è stato spaventoso. Il degrado nelle aree urbane e suburbane è intollerabile, ogni giorno per le strade si accumulano rifiuti abbandonati di tutti i tipi, l'incuria del pubblico e del privato di case, giardini e spazi, rende ancora più facile il dilagare della criminalità e del senso di distacco della comunità. 
Mi domando come una città che ha tante risorse economiche ed umane, possa lasciare che questo succeda, possa lasciare che i telegiornali abbiano l'illusione della perfezione mentre in realtà si nasconde la sporcizia sotto un prezioso tappeto persiano.
Chiediamo sempre ai politici di fare qualcosa, ma i cittadini dove sono? Scendono in piazza solo per le partite di calcio ed i mercatini?
No per me Trento non è la città più vivibile d'Italia, altrove ho vissuto meglio e con maggiore senso di sicurezza, appartenenza, comunità e decenza. Qui sono solo bravi a nascondere i problemi.
‪#‎dovesiamofiniti‬

lunedì 28 dicembre 2015

Natale Vegano - dai regali al cibo - è davvero facile passare un Natale crueltyfree

Cos'è il Natale Vegano? Si tratta per caso di uno spaventoso enigma per amici e parenti? Di un guanto di sfida verso l'ospitalità e il calore natalizio? O forse di una nuova trovata pubblicitaria di qualche radical chic? 

A molti vegani sarà capitato di sentirsi in colpa durante le festività per via dei molti giudizi ricevuti da amici e parenti riguardo alle loro "pretese" per un Natale crueltyfree, eppure non è difficile mangiare e fare i regali giusti nonostante questa "condizione" che fortunatamente affligge sempre più persone in Italia e nel mondo. 
Partiamo dai regali.

Regali 

Io sono stata fortunatissima: nel fare regali non ho avuto alcun problema, dagli incensi alle candele fairtrade di Altromercato realizzate senza l'utilizzo di cera d'api, ai cosmetici di Lush non testati sugli animali, oggetti di legno e tanto altro. Trovare regali vegani è facilissimo, nei negozi biologici, etnici ed etici si trovano tantissime idee utili per auto-produrre i regali con spezie, candele o oggetti trovati in boschi o giardini. 

Per quanto mi riguarda io ho ricevuto in dono, tra le altre cose, un paio di biker firmati Wills London http://wills-vegan-shoes.com realizzati completamente senza l'utilizzo di pelle, cuoio o altre parti animali. La struttura è solida, sono resistenti all'acqua, con una suola alta e isolante ed il materiale è morbido e setoso, simulando la pelle animale molto bene, nel caso qualcuno ne sentisse la mancanza.
Il secondo regalo importante è stato il Lurch Spirali, l'affetta verdure a spirale, per creare spaghetti crudi o cotti da varie verdure, come le zucchine, il cetriolo, la zucca etc.. Non vedo l'ora di creare qualche ricetta crudista con il mio spaghetti maker! 

Pranzo di Natale

Cosa mangia un vegano?? Ma almeno per Natale non può lasciar perdere? Non è corretto mettere in difficoltà chi ti ospita! 
Quanti di noi avranno sentito queste frasi risuonare dalla fine di Novembre alla fine delle feste, anno dopo anno. Eppure impostare un pranzo vegano è facilissimo.
L'antipasto quest'anno è stato risolto con dei crostini cosparsi di vari patè vegan che si possono produrre facilmente frullando le verdure con le spezie o con l'aggiunta di tofu e formaggio vegan per aumentarne la cremosità.
Per il pranzo ho suggerito agli ospitanti una lasagna. La pasta ormai si trova in qualsiasi supermercato, ad esempio alla Coop di Trento abbiamo trovato la pasta fresca vegan di Casa di Milo.
Per la besciamella si possono seguire le tante ricette ormai presenti in internet o utilizzare la besciamella vegan di Probios, davvero buona e cremosa. 
Per il ripieno non c'è che l'imbarazzo della scelta! Dal ragù di soia o seitan con funghi, agli spinaci, al radicchio fino alla ricetta della foto, dove è ritratta una lasagna vegan a base di pesto, fagiolini e patate.

Il secondo può essere realizzato in casa o acquistato. Si possono fare velocemente i polpettoni utilizzando le lenticchie ad esempio o gli arrosti con la base di seitan.
Io ho utilizzato il preparato Istant Seitan Fix di VantasticFoods e in 30 minuti ho preparato l'arrosto per 5 persone. 
Questo preparato rapprende velocemente, quindi dopo averlo fatto riposare alcuni minuti, lo ho steso e ho messo il ripieno di funghi e spinaci e poi cotto 20 minuti nel brodo di verdure e spezie.


Nelle fotografie qui sopra potete vedere il risultato dell'arrosto di seitan realizzato in pochissimo tempo, ovviamente con più tempo e fantasia si possono fare davvero delle cose straordinarie.
Per accompagnare l'arrosto ho utilizzato una salsa gravy partendo dalla ricetta di Jamie Oliver e riadattandola al brodo che avevo già fatto per cuocere l'arrosto.

Infine il dolce: struffoli! Nonostante le perplessità iniziali di chi li aveva sempre preparati con la modalità originale, il risultato in gusto e aspetto è stato eccelso!
La ricetta è stata presa dalla pagina di Sano e Vegano su Facebook https://www.facebook.com/719882318087148/photos/pb.719882318087148.-2207520000.1450725652./950069445068433/?type=3&theater  dove tra l'altro vi consiglio di curiosare per trovare altre ottime ricette!

Un Natale vegano non è un'impresa impossibile, anzi, è fattibile, facile e sano. Soprattutto in un giorno nel quale si dovrebbe festeggiare la nascita e la vita, sarebbe bene farlo senza sfruttare i nostri amici anima-li che come noi vogliono godere della vita e della famiglia.

Buone feste senza crudeltà a tutti!


lunedì 21 dicembre 2015

Alpro, which side are you on?

Today I was checking my Instagram favorite when I found this picture. I love the Alpro products, so fresh, so tasty and rich.
But I wonder how a company which works with a lot of vegans and vegetarians could suggest a meat based recipe for Christmas.
Am I wrong or Christmas should be the Celebration of Life?
And what about the marketing strategy? This is not a nice move. Not really.

Your customers are your king. If you disappoint them, they are going to dethrone you.
I wrote to Alpro asking for explanation.

I hope they will think about they customers and respect them more.

Have a cruelty free Christmas everybody!

mercoledì 16 dicembre 2015

Everybody has got the force - being disruptive in the free Galaxy


As the new Chapter of the Star Wars saga is presented all over the world, so the "force" has came back in our daily conversations.I often wondered why in the movies, only few people had the force. In the end I figured that in real life everybody has got the force, but only few people are willing to leave behind them all the negative feelings they feel in order to activate the force and let it flow the right way. Others feel so strong with their bad feelings, that they will cross easily to the other side, using the force for personal reasons. The Tao explains this theory very well: the balance is the secret. We all have some good inside us, but so we are born with some evil. All of us have a great force inside us, like a huge flashlight. You can decide to point it and let it guide you to a precise direction, or keep it turned off and drag yourself in the dark, living life following the light of others. Or you could point it at the eyes of your enemies and blind everyone around you with your arrogance and cockiness. In the end is always a choice: should I sacrifice myself for the greater good and risk to be defeated with honor, or should I win blinding my enemies? Should I keep my force turned off for my entire life, so I won't risk to do the wrong thing? 
This reminded me of entrepreneurship. We all think, at least once in our life, how wonderful will be being the boss, decide the rules, do something we love.But to do something like this, you need the force, a lot of it!Not everyone is ready to take the blame, to let the worries flow and guide the others in the pursuing of a personal dream. It may be easier if you are just after the money, the profit and you are willing to pollute, crush and step on in order to get there, up there with the big big Companies. The dark side is always the easiest. I am now working on a project, a business idea revolving around the connection between the people and the planet, connecting the producers with the consumers, truly, in a "real" and sincere way. I realized that you really need a lot of force, only to think about a project like this. Why shouldn't I sit on a comforting chair, paid by someone else who is following its own dreams? It would be much easier, much safer! But when you feel the force, or the disruption grow inside you, it's impossible to stay put on a chair. When you feel that you have to do something, then it's worth trying. I got there thanks to Wayne Dyer. When he departed I read a lot about his life and I decided to watch this movie: the Shift. It really changed me and it changed my vision of life. I quit my desk job and started teaching Tai Chi again waiting for my other idea to develop. In the exhausting process of entrepreneurship, many times I will think about turning back, let my weaknesses drag me to the dark side of easy solutions and sacrifice of my own ideals. But since I think we are all Jedi deep down, I will keep fighting for the ideas I believe in. Somehow, when you are doing something good, you don't feel alone anymore, it's true: the force is everywhere, in everyone, you just have to believe in it and switch it on. 

"The Force is what gives a Jedi his power. It's an energy field created by all living things. It surrounds us and penetrates us. It binds the galaxy together." Ben to Luke

martedì 15 dicembre 2015

Vegan around the world - viaggio tra Austria e Germania

Viaggio dell'ultimo minuto. Destinazione Mittenwald, Baviera.

Per quanto lo si ami o lo si odi, Booking come sempre si è rivelato il modo più veloce e pratico per prenotare un viaggio dell'ultimo minuto in Baviera. Qualche settimana fa mi sono messa alla ricerca di un appartamentino, perchè in albergo è molto difficile trovare una cucina 100% vegana, spuntando nelle opzioni "che accettino animali" e l'elenco si è ridotto notevolmente purtroppo. Comunque con un pò di attenzione ho trovato un appartamentino ad un ottimo prezzo nella zona di Mittenwald, in Baviera, poco lontano dal confine con l'Austria e la famosa località di Seefeld. 
La casa, Haus Daheim, è un appartamento accogliente avvolto in un paesino tipico della Baviera, con le sue case affrescate e l'atmosfera del Natale calda e onnipresente.
L'appartamento è a prova di cane, ci sono spazi, un poggioletto e un bel tappeto; i padroni di casa lasciano a disposizione un'aspirapolvere per piano, così da potersi liberare dei peli di tanto in tanto. 
Nel complesso la casa mi è piaciuta molto. Unica nota negativa il forno microonde. Io avrei preferito un forno tradizionale per poter cucinare in modo sano, soprattutto trovandoci nella stagione invernale. Purtroppo la cucina è molto piccola, quindi hanno preferito dare spazio alla lavastoviglie, che è un elettrodomestico comodissimo, ma sacrificare un vero forno per il cugino microonde. Pazienza, si posso fare tante cose anche senza forno.













Per il primo pranzo abbiamo scaldato delle zuppe pronte vegan trovate nel banco frigo di un supermercato Austriaco, Mpreis. Le zuppe si chiamano hot pot e nonostante sul sito vi siano parecchi gusti io ho trovato disponibile solo la versione indiana e quella marocchina. In realtà entrambi i prodotti sono molto validi e gustosi, ricchi di legumi e spezie calde, ideali con il freddo pungente dell'inverno alle porte. Le zuppe sono prodotte da questo marchio http://www.roggenkamp-organics.com/,  potrei sbagliarmi, ma penso di non averli mai visti in Italia. Peccato, erano davvero buone! 












La prima sera ho cucinato delle polpettine di spinaci Kioene, che mi ero portata dall'Italia (erano in scadenza) e delle patate in padella biologiche, con cipolle anche quelle bio, acquistate da Penny Market. In Germania Penny ha la sua linea bio, con verdura scelta, biscotti, latte di soia e prodotti vegan. Il tutto chiaramente a prezzo di discount.
Il pane invece lo ho acquistato da Rewe, una catena di supermercati molto bella ed interessante. Una vasta scelta di prodotti vegan, tra i quali i prodotti della Vantastic Foods. Il pane "fitness" come lo intendono loro è un pane proteico, con farina di segale, soia, ricco di semi e radici. Davvero buono e nutriente. Chiaramente qui il costo sale, con circa 8 € al kilo, ma essendo un prodotto biologico e specifico non cè da stupirsi. Il pane comune alla segale in Germania si può acqusitare per 3-4 € al kilo.
Il mattino seguente ho finalmente assaggiato il latte di soia di Penny. Questo latte biologico costa meno di un euro, ma con un'abile mossa di marketing, la cura del packaging lo rende molto attraente e credibile agli occhi dei consumatori.
In casa c'era una macchina del caffè della Nescafè. Io non acquisto prodotti Nestlè da anni ormai, quindi il caffè lo ho preparato con la moka portata da casa, ma ho usato il cappuccinatore della macchinetta solo per vedere se il latte di soia si schiumava bene (a me piace poter fare il cappuccino, quindi nella valutazione di un latte di soia tengo conto anche della loro capacità di schiumare :P )
Comunque questa bevanda non ha deluso e si è montata benissimo. Il gusto era un pò forte, ma non mi sorprende vista la percentuale alta di soia rispetto ad altri prodotti in commercio. Nel complesso per il prezzo è un ottimo prodotto.
La vista meravigliosa ed un sospetto sole caldo di dicembre, ci ha permesso di mangiare all'aperto per qualche giorno. Tra una camminata e l'altra tra paesaggi incantati, parchi naturali e piste da fondo senza neve, l'appettito era sempre presente :)


Sera numero due: polenta istanea condita con Mozzarisella e No-Muh Vegusto e goulash con verdure e pezzetti di muscolo di grano.
A giustificazione di tanta abbondanza prima vi era stata una lunga passeggiata di una quindicina di kilometri. Scherzi a parte, con tanta verdura non c'è da sentirsi in colpa. Vorrei complimentarmi con i padroni di casa per aver messo a disposizione degli ospiti un vasellame di alta qualità, come questi piatti e zuppiere della Villeroy & Boch.
Tra una passeggiata e l'altra il tempo è trascorso in modo veloce e piacevole, così i quattro giorni solo volati.
Per non farmi mancare nulla ho portato con me un sacco di risorse, una bella spesa dai supermercati di Austria e Germania!

Nella prima foto, alcuni dei prodotti cosmetici vegan che ho acquistato da Dm, Muller e Rossmann, sia in Austria che Germania. I prezzi chiaramente sono ottimi. Un balsamo vegan, della linea naturale Alverde (Alterra in un altro negozio, Terra Naturi nell'altro) costa intorno ai 2 euro. Io li acquisto da anni e mi trovo molto bene. Inoltre ho trovato prodotti Lavera e Weleda in sconto, o ad un prezzo minore rispetto a quanto costano in Italia. Diciamo che questi posti somigliano ai nostri Cad o Acqua e Sapone, ma hanno una loro linea di prodotti biologici: trucchi, creme, shampoo, prodotti per la pulizia e anche linee alimentari con prodotti vegan. I prezzi chiaramente al di sotto dei prodotti di marca. Un peccato non avere posti così anche in Italia. 
Nella seconda foto, i prodotti da dispensa (non tutti, ormai li avevo sbadatamente ordinati): un marchio tra tutti, Vegavita, una linea di prodotti vegan austriaci che ho trovato da Billa. Il prezzo in questo caso è buono, leggermente al di sotto della media, quindi non super convenienti, ma di qualità davvero ottima. I tofu sono molto saporiti e ben compatti, anche questo marchio non vende in Italia. In evidenza anche i prodotti di Spar Austria, il fratello dei nostri Despar. Ho scritto molte volte a Despar Italia cercando di capire perchè anche da noi non vi sia una linea Veggie, come in Austria. La linea Veggie di Spar Austria è il sogno di ogni vegano: prezzi ottimi, prodotti da dispensa e da frigo con grande varietà e scelta. Dagli hummus, ai tofu, alle zuppe fino ai bratwurst e ai gelati. Inoltre Spar Austria ha la sua linea bio per il banco frigo, le verdure, i prodotti per bambini, insomma un grande risparmio, ma mantenendo la qualità. In Italia non abbiamo ancora tutte queste opzioni... attendiamo. 
Nella terza foto si vedono i prodotti da frigo, con i prodotti di Spar appunto, qualche cosa acquistata da Edeka in Germania (qui il prezzo non era proprio conveniente), i prodotti a base di lupino, Alpro al gusto Strudel (in Germania vi è molta più varietà di gusti Alpro) e cotolette vegan di Penny.
In Germania ho visto il latte di soia bio di Alpro a 2 euro. E non solo, ho visto prezzi che voi vegani italiani non potete immaginare. Insomma, sarebbe bello capire perchè verdura, hummus, yogurt e prodotti vari dai nostri vicini sono molto più convenienti, mentre in Italia dove produciamo la soia, dove abbiamo i terreni per la migliore frutta e verdura, continuiamo a rimanere indietro. 
Una delle scoperte più piacevoli della vacanza di quest'anno, sono stati i prodotti a base di lupino della Made with Luve.
Nonostante la percentuale di lupino non sia altissima, questi prodotti sono un'ottima alternativa a quelli a base di soia. Il gusto è molto piacevole, soprattutto per quanto riguarda gli yogurt ai frutti e i budini al cioccolato e vaniglia. Io ho preparato un frullato con lo yogurt di lamponi e un dessert con riso soffiato e crema di mirtilli. Voto 9! Anche in questo caso rinnovo la richiesta: vi vorrei trovare anche in Italia, danke!
Piano piano assaggierò tutti i prodotti nuovi e vi farò sapere se sono buoni quanto belli. Per ora ho avuto ben poche delusioni dai prodotti acquistati in Austria e Germania. 
Concludendo, per le vacanze in questi paesi sono un modo per poter fare scorta di prodotti vegan e scoprire nuovi gusti e tendenze che in Italia sono ancora dormienti. 
Al di là dei vasti paesaggi. dei grandi parchi naturali e l'imponenza delle alpi austriache, devo ammettere che per me, questi paesi sono una specie di paradiso per gli acquisti. Non mi piace fare shopping in generale, ma quando vedo i prezzi convenienti, i cesti del 50% in meno nel banco frigo e la varietà di prodotti e linee dedicate ai vegani, mi prende un pò lo shopping compulsivo. 
Una o due volte all'anno però si può fare, soprattutto quando si tratta di acquisti crueltyfree! 

È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria.
(Voltaire)













venerdì 20 novembre 2015

Torta Vegan cioccolato e pere – gluten free





Ingredienti:

200 gr di tofu bianco
100 gr di panna vegetale
2 cucchiaini di sostituto per uova (con 30ml di acqua per ogni cucchiaino)
100 gr di cioccolato fondente
50 gr di cacao amaro in polvere
zucchero grezzo di canna quanto basta
100 ml di latte di soia
100 gr di farina di riso
½ bustina di lievito in polvere
cannella quanto basta
2 pere 



Preparazione:

A bagnomaria sciogliere il cioccolato fondente con il latte di soia.
Quando è sciolto aggiungete il cacao amaro in polvere e mescolate bene per evitare grumi, poi assaggiate e dosate lo zucchero a vostro piacimento.
Pesate 200 gr di tofu bianco e 150 gr di panna vegetale e amalgamateli insieme.
Preparate il sostituto per uova: in una ciotola versare 60 ml di acqua e 2 cucchiaini di sostituto in polvere e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi.
Aggiungete il sostituto al tofu con la panna, e mescolate il tutto; aggiungete poi la farina di riso.
Quando il cioccolato fondente sciolto con gli altri ingredienti è tiepido, aggiungerlo a tutto il resto e mescolate bene fino ad ottenere un impasto umido e cremoso. Prendete 2 pere, sbucciatele e tagliatele in fettine sottili, per non farle affondare potete passarle nella farina di riso.
Aggiungete all’impasto il lievito e mescolate bene ancora una volta, se vi piace mettete anche della cannella in polvere.
L’impasto risulta irregolare per via del tofu bianco e piuttosto umido. A me è piaciuta molto proprio per questi motivi, ma in alternativa potete usare il tofu bianco vellutato e mettere più farina per ottenere un impasto più simile a quello delle torte classiche. Anche il sostituto per uova è facoltativo, la torta comunque non cresce di più ed è ben amalgamata anche senza questo ingrediente. Mettete il composto nella tortiera e posizionate sopra le pere.
Cuocete poi a 160° per 10 minuti e a 180° per 30 e poi testate il livello di umidità con uno stuzzicadenti.
A me personalmente è piaciuta molto. Si tratta di un dolce proteico, leggero e con poco zucchero, un’alternativa per non mangiare le solite torte a base di farina 0 e olio.



mercoledì 11 novembre 2015

It's never too late to do a box jump (even into a new career)


Yesterday I jumped 50 cm with my feet together, starting from a standing position onto a box. Nothing special you may say, but for me it was huge. For all my life I used to be afraid of jumping, yes Sirs, afraid of jumping. I could jump maybe 10 cm and still I was afraid to fall, to crumble or to twist an ankle. Was it because I had been told I couldn't jump? Was it a childhood trauma?It doesn't really matter now, because today I jumped and I now I am free, I can jump whenever I want. All the limits where only in my head, it may sound obsolete, but it's true.In that excess of happiness I became suddenly serious thinking about all the things I haven't done in my life because I was afraid, because I set the limits, because I was told I couldn't.
I thought about all the work opportunities I haven't apply for because I believed I wasn't skilled enough to try, I thought about all those times I bit my tongue during meetings because my opinion was probably not strong enough and about when I wanted to relocate and I couldn't trust my abilities to start a new life.Basically I lived walking on a straight line with my dreams waiting on the other side. All I had to do was jump, jump to the other side and prove myself and others that I could do whatever I want. I wondered why it was much easier to demonstrate that strength only when it was asked by others and not when demanded for my self, by myself. Was it me the girl who graduated in Economics with the highest grade, when the only one in the class who hadn't studied Economics before? Was it me the the Italian, not speaking English very well, obtaining an A mark at the Harvard Extension School? Then, why that same person couldn't be courageous enough to jump for her dreams? 


I decided that I am done analyzing the past, but from now on I want to jump whenever I can, whenever I want, whenever I feel it's the right jump to do. A skill can be learned, a book can be read, a software can be studied, but passion is genuine and I shouldn't have never doubt my passion, my determination and my intelligence, because those are the things that makes you jump higher.
Luckily is never too late to change our thoughts, to expand our vision and remove our limits, so I will not accept any job offer out of fear, I want to reach new heights and achieve new results, but mostly I want to do something I love, maybe for the first time in my life.So pick a box and just jump on it, it's so liberating and inspiring that it could lead to some very good content!

The greatest risk is really to take no risk at all. You've got to go out there, jump off the cliff, and take chances.Patrick Warburton

sabato 7 novembre 2015

Neve Cosmetics - il make up biologico che funziona davvero

Ieri sono stata a Milano per una gita, dopo aver assolto altri impegni nella mattinata. Ho voluto evitare le strade affollate del centro storico per "scoprire" delle realtà più nascoste. Del fantastico Alhambra Cafè ve ne parlerò un'altra volta, ma intanto vi posso accennare che i loro prodotti vegan fatti in casa sono ottimi e la gentilezza del personale ne vale sicuramente la visita.
Finito il giretto esplorativo a piedi, con l'auto (si doveva tornare a Trento) mi sono recata ad un supermercato biologico chiamato Biomì (http://www.biomi.it) dove volevo scovare qualche prodotto vegan non in vendita nel piccolo Trentino. Sui prodotti alimentari sono stata felicissima di trovare una grande varietà di formaggi vegan e prodotti vari che non avevo ancora testato, mentre la vera sorpresa è stato il reparto cosmesi. 
Prima di tutto ho ritrovato le creme prodotte nel mio primo posto di lavoro ed è stato un po' emozionante rivedere quelle creme per le quali ho proposto il posizionamento nel mondo del biologico, trovarsi proprio sugli scaffali di un supermercato bio; sentimentalismi a parte il mio occhio non poteva non notare la grande sezione di make up vegan, in particolare quello prodotto dalla Neve Cosmetics, azienda Italiana leader nella produzione di cosmesi biologica di alta qualità http://www.nevecosmetics.it/it/.
Era parecchio tempo che volevo provare i loro prodotti, ma non sono mai stata una grande fan dell'acquisto di cosmetici on-line. Per quanto riguarda shampoo e balsami è difficile sbagliare in modo considerevole, ma con una pelle come la mia, chiara, delicata e tendente al rosa non volevo acquistare un fondotinta che sulla carta sembrasse bello e poi sulla mia pelle mi facesse assomigliare a Peppa Pig. Quindi, quando ho visto lo stand della Neve mi sono gettata a capofitto sui primer:
la scelta verteva tra un primer illuminante ed uno ad effetto mat, opacizzante.
Io personalmente ho la pelle secca e poco luminosa, quindi la scelta è stata abbastanza facile. Il prodotto non è assolutamente unto e si assorbe in un attimo. Devo dire che è rassicurante "indossare" un prodotto come questo come base, anzichè qualche sostituto con sostanze tossiche e irritanti.
Il primer tra l'altro contiene dei pigmenti che danno un bel colorito sano e luminoso, quindi io lo uso come una BB Cream. Dal sito di Neve potete consultare ingredienti, prezzo ed altre informazioni a riguardo: http://www.nevecosmetics.it/it/bioprimer/613-bioprimer-brightening.html.
Questo prodotto quindi andrebbe applicato prima del trucco, come base. Fortunatamente la mia pelle è uniforme e con pochissime imperfezioni, quindi a me basta e avanza un prodotto come questo per avere il colorito di base ancora più uniformato e luminoso. Infatti ho appositamente acquistato un altro prodotto di Neve Cosmetics che abbinato a questo, mi avrebbe donato quel risultato finale da realizzare in 2 minuti ogni mattina, mentre per preparazioni più delicate e durevoli sarebbero stati comunque due ottimi prodotti complemetari.
Ho quindi acquistato il Fondotinta Minerale Flat Perfection, colore Tan Neutral, appositamente più scuro del mio colorito per andare a sottolinare l'effetto abbronzatura leggera soprattutto su guance, fronte e naso. 
http://www.nevecosmetics.it/it/flat-perfection/487-fondotinta-flat-perfection-tan-neutral.html ed ecco il link dove trovare maggiori informazioni a riguardo. 
Sono sincera, io per anni ho acquistato Bare Minerals, ma ho cercato tra i prodotti Alverde, Terra Naturi, Lavera e tanti altri un'alternativa Bio e Cruelty Free, finalmente la ho trovata dopo tanti tentativi andati male. 
La cosa più difficile per me erano le consistenze che spesso seccavano la mia pelle molto delicata o per il colore che quasi sempre andava ad arrossire ulteriormente l'incarnato.
Questi prodotti Neve sono calibrati per evitare proprio questo tipo di difetti che riportano molti prodotti bio.
Inoltre la polvere minerale è abbastanza sottile da non lasciare residui sulla pelle o l'antiestetico effetto "secco" che solitamente si ottiene con la polvere.
Il mio parere è super positivo e non vedo l'ora di provare altri prodotti di questo brand italiano. 


Questa sono io :) purtroppo la qualità fotogradica non è delle migliori. A sinistra sono io appena svegliata senza trucco, se non si fosse capito, a destra sono io che mi trucco ancora stanchissima in due minuti grazie ai prodotti Neve. Purtroppo i colori sono un po' sacrificati dalla luce laterale, ma posso assicurarvi che la differenza si vedeva, ma in modo comunque naturale ed equilibrato (nessun effetto mascherone per capirci). 
Probabilmente non ho usato i prodotti correttamente per il "ruolo" per il quale sono stati studiati, ma siccome amo sperimentare e trovare combinazioni che mi diano il massimo risultato nel minor tempo possibile, sono comunque soddisfatta dei miei risultati e soprattutto mi sento molto più leggera sapendo di portare sulla pelle prodotti naturali e vegan! 

Non mi piace la bellezza di serie – non c’è bellezza senza qualche stranezza.
(Karl Lagerfeld)

sabato 31 ottobre 2015

Paola Maugeri ai Vegan Days di Padova - una persona vera, che parla di cose vere

Oggi a Padova si apriva la prima giornata dei Vegan Days ospitati all'interno della manifestazione Tuttinfiera 2015. Ad aprire la manifestazione è stata la nota gionalista e dj Paola Maugeri. Io ho sempre ascoltato Paola alla radio, ma non ho mai avuto modo di leggere i suoi libri e le sue posizioni riguardo al mondo vegano. Così mi sono alzata alle 6 del mattino ed ho deciso di andare a Padova a sentire di persona di cosa si trattasse. Mi domandavo se anche lei fosse dell'ennesima star che appoggiava il veganesimo per avere visibilità o se si trattasse di una vera promotrice dei diritti degli animali e del benessere di persone e pianeta.



Paola è una persona seria, serissima sul veganesimo, così seria che quando le chiedono se è comune che i vegani siano esclusi dalla cerchia sociale di appartenza, lei risponde che quando diventò vegana , il termine nemmeno lo conosceva e scoprì di essere vegana grazie alla Vegan Society di Londra. Da allora ha iniziato a girare il mondo con il passaporto "vegano" che traduce il termine in tutte le lingue del mondo. 
La Maugeri non è a Padova per la visibilità. Certo, sta presentando il suo nuovo libro Alla salute! http://www.librimondadori.it/libri/alla-salute-paola-maugeri e per mettersi alla prova cucinando qualcosa per il pubblico incuriosito, ma sopratutto risponde alle domande in modo umano, chiaro, semplice e verace. Per lei non è uno scherzo, proprio per niente, lei è vegetariana da 34 anni e vegana da 16, racconta di quando comprò il suo primo estrattore negli anni Novanta, imparando da sè come abbinare i diversi gusti e i nutrienti per ottenere una serie di frullati ed estratti che propone proprio nel libro che presenta in fiera. Una signora, mentre Paola taglia le banane per il frullato banane, semi di chia e latte di mandorla (che ho avuto la fortuna di assaggiare) le chiede se secondo lei il pubblico lì ad ascoltarla fosse tutto vegano e la Maugeri risponde una cosa tipo: "spero di no! sai che palle!" La sua dimostrazione è aperta a tutti, ci tiene a dire che siamo tutti diversi e questa diversità va preservata. Lei non approva il fatto etichettare le persone per le loro abitudini alimentari, trova la cosa poco elegante. Su questo ha ragione, ma per lavorare nel mondo del web e dei social ci serve una parola che racchiuda un pensiero complesso, rappresentativo di un intero stile di vita.




Intanto Paola prepara il frullato come se lo stesse facendo per i suoi figli, aggiungendo altre banane e semi di chia durante le chiacchiere con il pubblico, perchè ad occhio probabilmente le sembra troppo liquido e poco saporito. Lei è così. Confessa di non usare dosi precise (adorooo, anche io odio dare i dosaggi) di non scriverle nemmeno nei suoi libri, perchè si deve sperimentare, assaggiare e sporcarsi le mani, ritrovando la propria dimensione con il cibo, il nutrimento e il corpo stesso. Una delle prime domande riguarda l'apporto di vitamina B12 e ferro. Lei racconta la sua esperienza personale in modo candido, senza imporsi come scienzata, ma come mamma che personalmente ha sperimentato cosa volesse dire nutrirsi di vegetali, sole e ossigeno per stare bene. Ad un certo punto fa anche sedere una mamma che sta allattando in piedi e si premura che quest'ultima abbia anche un bicchiere di frullato per ritrovare le forze.

Una domanda sull'olio di palma colpisce particolarmente Paola che si impegnerà in prima persona per un viaggio in Indonesia per investigare i danni provocati dalla deforestazione in favore del temutissimo olio. Spiega che sarebbe meglio evitarlo, se non per la propria salute, almeno per i 50 oranghi che muoiono ogni giorno a causa dell'industria alimentare. Per la Maugeri gli oranghi, con i quali condividiamo il 99,8% del nostro DNA, sono un esempio di maternità, di forza e di famiglia. 

Purtroppo quando è stato il momento di farsi firmare il libro, ho dovuto seguire il mio cane fuori. Lei è la mia famiglia ed è stata abbastanza tempo ferma ad aspettare dentro i capannoni della fiera. Preferisco aver fatto tesoro delle parole di Paola e aver avuto modo di costruirmi su di lei un opinione personale, che avere una firma su di un libro per dire di aver avvicinato una star e non condividere pienamente il pensiero della stessa.

Per il resto il Vagan Days è stato molto deludente. Gli stand vegan erano pochissimi; grazie alla Kio-ene che ha offerto a tutti i passanti i suoi ottimi hamburger vegetali, incuriosendo tantissime persone ad acquistare i prodotti con lo sconto fiera.
Nel complesso però sono felice, è valsa la pena di alzarsi alle 6 del mattino. 



That's rock and roll baby...

martedì 27 ottobre 2015

Pizza vegana integrale - ricetta ed idee per ingolosire tutti!


Voglia di pizza? Qui a seguire vi propongo una personalissima idea per invogliare anche i più onnivori a provare una pizza vegan e semi-integrale, sana e gustosissima con la variante Calabrese con scamorza affumicata, tutto vegano!

L'impasto.

Prima di tutto si deve fare l'impasto, per i più "indaffarati, svogliati, etc.." questa prima parte si può saltare senza problemi procurandosi un impasto per pizza possibilmente con lievito naturale ed integrale. Per tutti i volenterosi:

Ingredienti:

200 g lievito madre rimfrescato la sera prima
500 g farina integrale
400 g grano duro
100 g farina 0
625 ml d'acqua
un cucchiaio d'olio evo
mezzo cucchiaino di zucchero di canna
mezzo cucchiaino di sale integrale

Suggerimenti:

Io uso le farine della Riper e quella di Grano Duro della Viviverde sia per il pane, che per la preparazione della pizza e mi sono sempre trovata molto bene. Come strumenti utilizzo la planetaria della Kenwood, un ottimo strumento per fare pane, pizza, torte, impasti e tanto altro.

Procedimento:
Sciogliere in una ciotola o nella planetaria il lievito madre con tutta l'acqua e l'olio, quindi aggiungere lo zucchero ed il sale. Una volta sciolto bene tutto il lievito madre (evitando grumi) procedere aggiungendo un pò alla volta tutta la farina. Con l'impastatrice: lasciarla in funzione per 10/15 minuti; per chi invece va di mano e polso impastare fino ad esaurimento forze. Create infine un panetto e fatelo lievitare per un'oretta. Passata questa prima lievitazione dividete l'impasto in più porzioni a seconda della forma e spessore che volete dare alle pizze (le dosi indicate bastano per 2 o 3 teglie classiche da forno), adagiate il tutto su un piano e fate lievitare per 5 ore. Passata la seconda lievitazione stendete gli impasti e lasciate lievitarli per un'altra mezzo'ora. Nel frattempo preparate le farciture.


Le farciture.

Ingredienti per la Calabrese:

Olio di extravergine di oliva quanto basta
2 spicchi d'aglio 
Origano quanto basta
1/4 di Chicca Verys 
1 Strachicco Verys 
10 gocce di Fumo Liquido (per dare l'effetto affumicato)
Peperoncino fresco quanto basta
Sale alle erbe quanto basta


Procedimento:

Partiamo dalla "scamorza affumicata vegan": per creare l'effetto affumicato ho tagliato lo Strachicco in striscioline larghe 3 millimetri e le ho disposte su un vassoietto. Ho cosparso lo stracchino vegan con le gocce di fumo (la quantità varia in base al livello di affumicatura che si vuole ottenere) ed ho coperto il tutto con della pellicola trasparente per 2 ore per fare insaporire bene lo Strachicco. 
Un'ora prima di infornare la pizza si può preparare anche l'olio per Calabrese. Per creare questo condimento basta tagliare l'aglio in piccoli pezzetti (più sono piccoli e meglio è), immergerlo nell'olio versato in una tazzina da caffè (con il contenuto di una tazzina di caffè piena a 3/4 ho avuto abbastanza condimento per la Calabrese e la Marinara), aggiungere l'origano, il sale ed il peperoncino in base al livello di sopportazione :) 
Qualche minuto prima di infornare, tagliare il quarto di Chicca, la vegan mozzarella. 
Visto che la mia teglia per la pizza è molto grande ho deciso di dividere in due gli spazi della prima pizza, quindi metà Calabrese e l'altra metà Marinara (la cui preparazione segue a breve).
Stendere l'impasto della pizza sulla teglia, con l'aiuto delle mani (con un pò d'olio sulle mani è molto più facile). Ora si può procedere alla guarnizione che è abbastanza personalizzabile in base ai gusti ed alla dieta:
io ho lasciato cadere un filo d'olio su tutta la metà dedicata alla Calabrese, ho messo le fettine di Chicca sparse, l'olio per Calabrese (quello con aglio, peperoncino ed origano) e poi le fettine di "Scamorza" coprendo bene tutta la superficie e per finire ancora qualche goccia di olio per Calabrese, avanzandone comunque quasi metà dose.


Ingredienti Marinara:

Olio della Calabrese avanzato
300 ml di passata di pomodoro Viviverde Coop
2 spicchi d'aglio 
Origano quanto basta
Sale alle erbe quanto basta

Suggerimenti: 

Io personalmente ho insaporito allo stesso modo il sugo per la Margherita che segue. Queste sono le dosi nel caso vogliate fare solo una teglia. Nel caso di 2 teglie si usa tutta la bottiglia di passata di pomodoro da 750 ml e si condisce come segue.

Procedimento:

Qualche ora prima di infornare la pizza faccio insaporire il sugo di condimento per la pizza Marinara. In una ciotola verso il sugo di pomodoro aggiungendo qualche cucchiaino di olio per Calabrese, origano, e i due spicchi d'aglio tagliati a metà. Aggiungo poi poco sale alle erbe.
Dopo un paio d'ore tolgo l'aglio ed il condimento è pronto. Se preferite potete fare cuocere una mezzoretta questo condimento per un sapore ancora più intenso.
Quindi con l'aiuto di un cucchiaio spargo il sugo sulla metà teglia rimanente e alla fine aggiungo l'olio Calabrese rimasto.

Inforno a 180° per 25 minuti. Tenete comunque d'occhio l'impasto. Quando al tatto è soffice, ma secco potrebbe essere pronto. A me personalmente la pizza piace ben cotta, quindi ho lasciato la teglia nel forno spento per altri 5 minuti.



La Margherita.

Ingredienti: 

1/2 di Chicca Verys
300 ml di sugo di pomodoro Viviverde Coop
2 spicchi d'aglio
2 cucchiai di olio di oliva extravergine
Qualche foglia di basilico
Origano quanto basta
Sale alle erbe quanto basta

Procedimento:

Per il sugo di pomodoro seguire lo stesso procedimento del sugo per la Marinara senza l'olio per Calabrese. Lasciare riposare il sugo per qualche ora per insaporire bene. Stendere sulla teglia l'impasto, aggiungere il pomodoro condito, la Chicca tagliata a fettine e qualche fogliolina di basilico.















Vegan salsiccia e funghi.

Ingredienti:

Salsiccia vegan al sugo
80 g di fiocchi di soia
1/2 tofu bianco
10 g di burro di soia/ olio d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 piccola cipolla
20 ml di vino bianco
200 ml di passata di pomodoro Viviverde 
Rosmarino quanto basta
Sale quanto basta

Funghi
300 g di funghi (champignon)
10 gr di burro di soia/ margarina vegetale
1 dado vegetale senza glutammato
1 spicchio d'aglio
Prezzemolo fresco o surgelato quanto basta
Acqua quanto basta

Suggerimenti:

Io ho preparato questo sugo un giorno prima rispetto a quando ho preparato la pizza, per non trovarmi con troppe cose da fare. Con il doppio delle dosi potrete conservare questi sughi per altre preparazioni.

Procedimento salsiccia vegan al sugo:

In una ciotola versare i fiocchi secchi di soia e aggiungere 300 ml di acqua caldissma per reidratarli. Attendere un quarto d'ora e scolare l'eventuale acqua in eccesso.
Nel frattempo in una pentola fate scaldare il burro di soia e aggiungere la cipolla e l'aglio tagliati in piccoli pezzi, far soffriggere bene. Aggiungere i fiocchi di soia scolati e il tofu bianco fatto a pezzettini. Fate soffriggere per 5 minuti e poi aggiungete il vino, fate asciugare e poi aggiungete la passata di pomodoro, il rosmarino e il sale.
Con un coperchio lasciate andare il sugo per 2 ore a fuoco basso. Lasciate riposare e controllate che il sugo sia bello denso per la pizza. Si può lasciare più liquido se usato per condire pasta e lasagne.

Procedimento per i funghi:

In una casseruola mettete uno spicchio d'aglio tagliato a metà, il burro di soia, il dado e del prezzemolo. Lasciate sciogliere bene il burro e poi aggiungete 50 ml di acqua. Tagliare i funghi in tocchetti e versateli nella casseruola. Lasciate andare per 20 minuti mescolando di tanto in tanto e aggiungendo acqua quando serve. Lasciare riposare.















Sulla metà teglia di pizza rimanente stendete uno strato di salsiccia al sugo e aggiungete i funghi. Se volete potete aggiungere la parte restante di Chicca mozzarella vegan per rendere la pizza ancora più golosa! Infornare a 180° per 25 minuti.

Buon appetito!

Tao Te Ching verso 16 - verse 16 - ITA and ENG

  "Ritornare alle radici significa trovare la pace. Trovare la pace significa onorare il proprio destino. Onorare il proprio destino è ...