giovedì 30 ottobre 2014

Verona: una città vegan friendly - Verona: a vegan friendly city

Pochi giorni fa sono stata a Verona per un colloquio di lavoro. Visto che mi trovavo lì, ho deciso di passare qualche ora a "rivisitare" la città più romantica d'Italia. Ovviamente prima di partire avevo effettuato una piccola ricerca per poter pranzare vegan. Tra le varie proposte ho deciso finalmente di provare i panini di Universo Vegano, una catena che da tempo volevo provare, ma per un motivo o per l'altro non ve ne era mai stata occasione. Il ristorante si trova in Via Filippini, forse 5 minuti a piedi
dalla casa di Giulietta. Questi punti sono strutturati più come dei fast food che dei ristoranti; all'interno vi sono un paio di tavolini e forse 5 sedie, ma nel complesso l'ambiente è accogliente. Appena entrati vi sono le ciotole per i cani dove si possono trovare crocchette e acqua per gli amici animali. Dietro al bancone vi sono le fotografie con i cibi serviti, tra i quali panini, piadine e molto altro. Subito vi verrà consegnato un foglio con i singoli ingredienti per ogni pietanza, per una scelta ancor più consapevole.
Vi sono proposte gluten free, 
piadine a base di spirulina, hamburger, cotolette, salumi e dolci, tutto ovviamente vegano! Il retro del foglietto degli ingredienti serve invece per i prezzi e gli eventuali combo che potete creare,
proprio come si farebbe nei classici fast food.


Noi abbiamo scelto un Vegan Chop (quello con i semi di papavero) e un vegan burger classico. il Vegan Chop è una cotoletta di tofu impanata servita con insalata, pomodoro, maionese e formaggio filante in un pane rustico ricoperto di semi. L'hamburger classico è un burger vegetale servito proprio come si servirebbe un classico hambuger: con insalata, pomodori, formaggio, maionese e ketchup. Il burger era davvero fenomenale e consistenza morbida del burger a parte non gli mancava nulla per poter sostituire i pessimi hamburger di carne venduti nei fast food. Il Chop era molto buono e ben condito, il pane è stato scaldato al momento e il panino composto davanti ai nostri occhi. Nel complesso è stata un'esperienza molto positiva.

Dopo una lunga passeggiata tra i vicoli della bella Verona, ci siamo poi ritrovati in zona duomo, desiderosi di un buon cappuccino. Per un vegano, o un intollerante, soprattutto a Trento, è meglio non farsele venire certe voglie se ci si trova fuori casa, ma a Verona fortunatamente, come per magia, ci siamo imbattutti in questo fantastico bistrò:
Il Retro Bar. https://www.facebook.com/retrobarverona
In questo simpatico e delizioso locale abbiamo sorseggiato all'aperto con vista duomo un ottimo cappuccino di latte di mandorle.
Sono rimasta impressionata dall'offerta di piatti caldi, freddi, gelati, frappè, cappuccini, tutto dedicato ai vegani. Vorrei che più città italiane prendessero esempio dalla disponibilità e dal coraggio di questi ristoratori che pensano che tenere un bricchetto di latte vegetale non li manderà in rovina. Ripeto, a Trento, la città nella quale ora vivo, è davvero difficilissimo trovare un posto dove mangiare o bere da vegani. Eppure anche Trento, come Verona, è una città turistica, in più si trova tra il mondo italiano e quello tedesco. Come ho già parlato in questo blog, in Austria ho trovato di nuovo, molta più sensibilità verso diversi tipi di dieta e le intolleranze che ormai stanno colpendo la maggior parte delle popolazioni del mondo.















Bella Verona, sempre ricca di movimento, persone, sapori e saperi. Una città antica, ma dinamica che ha saputo dimostrare sensibilità e attenzione verso tutti i tipi di turisti!
See you soon Verona

lunedì 27 ottobre 2014

Voglia di qualcosa simil kebab ma sei vegano? Prova questa!

A volte si ha voglia di qualcosa di buono, qualcosa che abbia una lontana parvenza di fast-food, ma che allo stesso tempo sia sano, poco calorico e magari vegan. Le alternative esistono ed un po' alla volta ve le prensenterò tutte. Ma partiamo dalla prima: il GYROS rivisitato. Sono partita dal chapati, un pane indiano che possiamo dire avere la consistenza di una piadina morbida che ho realizzato seguendo le istruzioni da questo blog http://www.cappuccinoecornetto.com/2012/10/rinfresco-del-licoli-lievito-madre-liquido.html.
 Se non avete il lievito madre, i licoli, ma nemmeno un po' di acqua e farina, potreste sempre utilizzare il pane arabo che ormai si trova il tutti i supermercati che ha una consistenza molto simile a quella del chapati.
Subito dopo si procede con la preparazione del ripieno. Io ho utlizzato la soia secca compattata a modo di piccole fettine di carne acquistata da Despar Austria, ma potete usare i bocconcini di soia che si trovano anche da NaturaSì. Dopo averli ammorbitidi in acqua come da istruzioni, conditeli con cipolla, aromi per goulash e pomodoro concentrato. In base ai gusti si può rendere più speziato con paprika e peperoncino. Io ho preferito aggiungere qualche spezia indiana per dargli più gusto e piccantezza allo stesso tempo. Lasciando che l'acqua si assorba con calma di solito si cuoce la soia reidratata per 20 minuti.
A parte in base ai gusti ed alle necessità va preparata della verdura di accompagnamento. Nel mio caso ho optato per il cavolo cappuccio rosso, cetrioli, rucola e cipolla rossa.
Con un altro cetriolo ho preparato una simil Tzatziki greco, utilizzando cetriolo a cubetti, yogurt bianco di soia, prezzemolo, menta ed aglio tagliato finemente. Ho aggiunto infine un pò di sale alle erbe, erba cipollina, cardamomo e pochissimo cumino per dare ancora più freschezza alla salsa.











Infine riempiamo con tutti gli ingredienti il chapati e chiudendo bene otteniamo un'ottima alternativa al solito panino o alla solita piadina!

venerdì 10 ottobre 2014

Altromercato: il caffè ed il design equosolidale, buono e anche bello

Un caffè come questo non va "parlato", ma va provato. Io personalmente sono inciampata in questa confezione di caffè Altromercato Etiopia quasi per caso... Stavo realizzando un servizio fotografico sulle tazze da caffè e da orzo, sempre Altromercato e volevo aggiungere alla composizione un caffè che avesse a che fare con il tema dell'equosolidale che stavo rappresentando. Con pochissimo tempo a disposizione prima di consegnare la presentazione, sono entrata in un negozio Altromercato e davanti alla scelta dei caffè ho guardato velocemente le scelte. Il caffè Etiopia sembrava rispecchiare anche i miei gusti e ho pensato che dopo le fotografie avrei almeno potuto gustare il mio acquisto. La confezione ha attirato la mia attenzione per la sua semplicità e la sua eleganza, lo ammetto. In seconda battuta ho girato la confezione ed ho iniziato a leggere le caratteristiche di questo caffè. Prima di tutto il contenuto di caffeina è medio-basso e quindi personalmente questa caratteristica mi ha colpita favorevolmente. Secondo, le caratterestiche sono quelle di un caffè aromatico e fruttato, leggermente acido, ma che sa regalare anche delle magnifiche note dolci. Terzo, dovevo pur partire da qualche parte per imparare di più sul magnifico mondo del caffè equosolidale! Per maggiori informazioni sulla cooperativa che lo produce vi rimando al link della pagina di Altromercato http://www.altromercato.it/flex/FixedPages/Common/prod.php/L/IT/pro/pro-9812413.
Negli ultimi anni non ho potuto fare a meno di notare quanta meraviglia ci fosse nel design proposto dalla bottega equosolidale per eccellenza. Le tazzine per il caffè in particolare hanno sempre attirato la mia attenzione. La ceramica, la smaltatura, le parti grezze, ogni particolare rende il pezzo unico ed interessante. Soprattutto un design in grado di trasmettere "calore" e gusto, in grado di rendere ancora più pieno e rotondo il gusto pieno del caffè.


Vi consiglio di visitare una bottega dell'Altromercato nella vostra città ed iniziare a degustare i loro prodotti, che non sono solo "giusti", ma anche buoni, e sono convinta che in fondo, l'amore e la dedizione con la quale si produce qualcosa con piacere e giustizia, si trasmetta poi nei prodotti finiti. Ormai questo è diventato il mio luogo preferito per i regali. Posso trovare vestiti, arredo casa, prodotti alimentari e cosmetici e mai sono stata delusa da un acquisto effettuato.
Sarò idealista e romantica, ma sono convinta che quando una cosa è giusta, è ancora più buona.
Buon caffè a tutti!

lunedì 6 ottobre 2014

My inexplicable attraction: Scotland

Only one year ago I was in Scotland.
I planned that trip hoping to find a way to stay there forever. Probably I was delusional or too hopeful, but it has been almost 2 years now, since the day I fell in love with Scotland. I really don't know why. All my childhood has been about the United States, Japan and China. I have studied Japanese, I have been to Boston for one year and I wrote my graduation thesis about the influence of the American on the post war Japan. But one day, about two years ago I simply woke up thinking about Scotland, yeah, just like that. Since that day I couldn't help it, I keep thinking about it every day. I decided after maybe a month, since that revelation, to study, learn and understand what possibly attracted me to that place. I read a lot, watched documentaries, talked to people from Scotland, but something was missing, so I decided to go there in person. It was the end of September, last year, I flew from Bologna to Edinburgh and I was there. Finally. When I landed and breathed the fresh air outside the airport I remember I felt confused and I thought I was having one of those out of body experiences. The bus took me from the airport to the little nice hotel outside the city. All around me there was the green grass, the windy air and the gentle hills. I know it may sound stupid but I felt home. Have you ever had the sensation to know someone or something even if you have never met that someone/something before? That was it! A past life? Maybe. I have no idea. The first afternoon spent visiting the city center it had really been an incredible experience. I was moving around with my head in the clouds, looking at the local people carrying the Scotland flags on their shoulders, the businessmen running around the city and listening to the sound of the bagpipes echoing from the park. I can still smell the dry taste of smoked barely all over the streets and I can still feel the warmth of the sun on my skin when the Autumn was quickly approaching. The whole week spent between nice visits to the city and its museum, the hike of the Arthur's Seat and the tasting of the local delicacies, passed incredibly fast. I was back, in Italy. Since that wonderful trip I had to think about so many things that I decided to put that dream aside. But everyday Scotland is in my hearth. Everyday a strange energy recalls distant memories of a far away land, a land full of nature, proud people, enchanting tradition and fascinating history. I am trying to resume that dream and I am looking for a job there. It isn't easy, not at all, but I have never wanted something so bad in my life. And the most wonderful thing is that I don't know why, I just feel it. In this mad world always dictating the rules of our imagination, I want to prize a feeling and I will try to follow it. I hope to see you again Scotland! Latha math!

venerdì 3 ottobre 2014

Falafel a modo mio






Devo ammettere che questa volta sono partita da un preparato per falafel bio, trovato in un negozio per alimenti bio e vegan. Il preparato è comodo, si versa la farina di ceci speziata in una terrina e si ci versa dall'acqua bollente, si attende per 15 minuti e poi si formano le polpette. Io non trovo questo preparato gustosissimo, ma non avendo molto tempo lo ho usato apportando delle modifiche a mio piacimento. Prima di tutto ho aggiunto un pò più di acqua rispetto alla dose consigliata per poter aggiustare con della farina di lenticchie verdi il preparato. Ho aggiunto del coriandolo in polvere e del cardamomo per dare un sapore più fresco e rendere le polpette più digeribili. Non volendo friggere, ho lasciato l'impasto morbido e ho passato le polpettine molto appiccicose nel sesamo e nei semi di lino per poi passarle in una padella antiaderente molto calda. Ovviamente la forma non è più la classica pallina, ma volendo cuocere bene senza usare troppo olio, questa forma schiacciata per me funziona meglio! Per accompagnare queste polpettine solitamente preparo una salsa a base di yogurt (vegetale) con aglio, cetriolo, prezzemolo e menta, ma di nuovo ieri sera avevo molta fretta, così li ho abbinati ad una insalata invernale, ma comunque fresca e gustosa. Ho tagliato finemente del cuore di cappuccio e insieme ho tagliato una cipolla rossa. Ho condito con olio, sale alle erbe e pepe, una punta di aceto balsamico. In una ventina di minuti ho cenato bene, sporcato poco... non male ;)


Tao Te Ching verso 16 - verse 16 - ITA and ENG

  "Ritornare alle radici significa trovare la pace. Trovare la pace significa onorare il proprio destino. Onorare il proprio destino è ...