Per quanto si possa tentare di fare finta di niente, non si può negare che questo sia un periodo storico difficile, duro e tagliente; un periodo che lascerà un segno indelebile nelle nostre vite. Il virus, l'economia, i disastri ambientali e le proteste per i diritti civili, ci hanno mostrato i nostri limiti e la necessità impellente di una vera trasformazione e cambiamento.
In questo clima vorticoso di desiderio e paura, mi sento risucchiare nella confusione dei miei pensieri e salto da una parte all'altra rimanendo faticosamente stabile. Da una parte non sopporto il mondo che abbiamo costruito sinora con tutte le sue contraddizioni e le sue ingiustizie, ma dall'altra temo che il cambiamenti possa portare a più ingiustizie ed ineguaglianze. Eppure nel mezzo c'è ancora una zona luminosa di speranza che mi fa sperare nella possibilità di un'umanità evoluta, brillante e benevola. Un'umanità a servizio dell'ambiente, degli animali e di sé stessa.
"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio". Lezioni americane - Italo Calvino
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giovedì 4 giugno 2020
venerdì 2 novembre 2018
Wellny - Formaggi vegetali di nuova generazione
Qualche settimana fa giravo casualmente per i reparti di Pam Panorama, quando sono stata attirata da delle confenzioni molto particolari, che non sembravano nemmeno appartenere al reparto vegan.
Questi prodotti avevano tutto l'aspetto di vere mozzarelle, vere ricotte e veri spalmabili (per veri intendo prodotti dell'industria casearia, ma in realtà considero verissimi anche i prodotti a base vegetale!).
Ho preso per prima in mano la confezione della "mozzerella", negli anni ho visto e provato tanti prodotti vegetali, ma una mozzarella tonda e soda che galleggia nel suo liquido era una cosa che non avevo ancora visto!
Senza esitazioni ho preso tutti e tre i prodotti per provarli e testarli.
Wellny è un'azienda italiana, di Treviso, che produce formaggi vegetali senza allergeni, 100% vegan e 100% naturali (per saperne di più consultate la loro mission).
Partiamo dallo Spalmabile.
Solitamente gli spalmabili di soia o a base di riso sono i più comuni tra i prodotti vegan da banco frigo.
La consistenza è esattamente quella di uno spalmabile qualsiasi! Quindi leggero, compatto, cremoso e bianchissimo!
Il sapore ricorda quello un formaggio fresco (ma è passato molto tempo da quando ne ho mangiato uno animale... quindi cerco di rammentare), la consistenza è piacevole e il sapore non è troppo invadente, quindi è facilmente abbinabile a qualsiasi prodotto con il quale lo vogliate accompagnare.
Non è salatissimo, quindi sarebbe possibile utilizzarlo anche per torte fresche in stile cheesecake.
Mi è piaciuto molto e sono contenta che sia senza glutine ed allergeni in generale.
Gli ingredienti sono: acqua, olio di semi di girasole, amido di patata, fibra vegetale (cicoria), farina di semi di carruba, aromi naturali, proteine vegetali, sale.
Sicuramente un prodotto ricco di fibre e ben bilanciato per uno snack leggero o per accompagnare delle super insalatone! Promosso a pieni voti.
La Ricco Natura: "ricottina" vegetale dalla consistenza leggermente granulosa, ma comunque soffice e cremosa.
Gli ingredienti della Ricco Natura sono: acqua, olio di semi di girasole, amido di patata, trealosio, fibre vegetali (cicoria), aromi naturali, proteine vegetali, sale integrale.
Come per lo spalmabile è senza allergeni e 100% vegan.
Purtroppo non la si vede :) Ho usato la Ricco Natura come "formaggio" morbido all'interno di una torta di verdure cotta in forno. Il suo gusto leggero e non invadente, si è sposato benissimo con la zucca e la zucchina di questa torta! Ottima anche la "ricottina".
La "Mozzarella" Goccia Natura.
La vera sorpresa per me è stata la Goccia Natura! Una super mozzarellona che naviga nel suo liquido! L'effetto visivo è davvero notevole!
L'aspetto è davvero incredibile! Sembra una "vera" mozzarella! Il gusto buono, leggero e semplice, come quello degli altri prodotti. Ma la vera sfida per era riuscire a vedere se filava!
Come potete vedere dalla foto la Goccia Natura fila! Fila eccome! Quindi assolutamente consigliata per pizze, torte salate, panini, pasta al forno e tanto altro!
Sono molto contenta di aver provato questi prodotti di Wellny e aver avuto l'occasione di presentarvi una nuova alternativa vegetale ai formaggi di origine animale. Inoltre questi prodotti sono privi di allergeni e quindi adatti a tutti. La trovo davvero un'ottima alternativa!
Da provare! (e gustare)
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lunedì 22 ottobre 2018
Sukin - The GREEN skincare
Finally, after some busy weeks, I have the chance to talk about these amazing products!
I've been using this skincare for a while now and all I can say is Wow!
Sukin is an amazing natural skincare brand from Australia. I've found their products during my trips to Austria, while shopping at TkMaxx.
First time I saw them I was impressed by their beautiful packaging: green, elegant and simple. So I decided to read how they were made: no petroleum or mineral oil, no animal derivatives, no silicones, parabens and so on.
I've bought some products and decided to test them myself. What I really love is the green formulation: carbon neutral, biodegradable and grey water safe. Plus the products are great for my skin! The smell is very delicate and the formulation very light. I love all of them but my favorite is the Facial Recovery Serum. It's like massaging your face with fresh vegetables and feel all refreshed with a beautiful and shiny skin! Love it! My life saving product is the Bionatural skin oil. It really helped me with some scars and stretch marks. Overall they are really great! So glad I had the chance to try them!
lunedì 8 gennaio 2018
Nuvola di soia Sunrise - l'alternativa vegan alla ricotta
Durante le frenetiche spese per la cena dell'ultimo dell'anno, ho notato sul banco delle alternative vegetali questo prodotto: Nuvola di Soia - Sunrise. Nella sua forma mi ha subito ricordato una ricotta.
Incuriosita ho deciso di acquistarla nonostante il prezzo non proprio conveniente (2,99 da Coop), ma essendo un prodotto nuovo ed innovativo in qualche modo posso capire l'investimento necessario.
Non posso inoltre dimenticare i miei disastrosi tentativi di fare una ricotta vegan, dove oltre a sprecare del buon latte di soia, ho anche scoperto il mio odio totale per il lievito alimentare.
Lasciando da parte le mie doti culinarie ero comunque troppo curiosa riguardo a questo prodotto per non acquistarlo.
Prima di tutto la confezione: carina, semplice e pratica.
Gli ingredienti sono pochi e semplici ed il prodotto è certificato VeganOk.
Quando aperta, presenta una seconda chiusura protettiva ed infine al suo interno si presenta come la classica ricotta, con una consistenza morbida e leggermente "fioccosa".
Il sapore è molto buono: sapido, leggero e senza retrogusti spiacevoli (come nel caso della ricotta che ho provato io a fare in casa - o troppo acetata o troppo salata per via del lievito).
Questo prodotto si presta benissimo per essere mangiato direttamente dalla scatolina, spalmato sul pane, in versione dolce con zucchero di canna e cannella, oppure come sostituto della ricotta animale.
Io, ad esempio, ho utilizzato Nuvola per preparare l'antipasto della cena del Veglione di capodanno.
Come nell'immagine, ho steso un foglio di pasta sfoglia pronta Vallè (https://www.valleitalia.it/prodotto/valle-sfoglia/) e poi ho aggiunto le cime di rapa fatte in casa. Per le cime di rapa: ho acquistato le cime di rapa biologiche con ramo e foglie, le ho pulite, lavate e poi scottate con aglio, olio e peperoncino fino a quando non si sono completamente ammorbidite.
Infine ho steso sopra il letto di cime di rapa i fiocchi di Nuvola e del pepe misto macinato al momento. Seguendo le istruzioni per la sfoglia, ho infornato il tutto nel formato strudel salato.
La ricotta è rimasta morbida e ricca nonostante la cottura, non si è seccata, né ha rilasciato acqua, come spesso capita con i formaggi vegetali.
Considero questo prodotto come un'ottima alternativa alla ricotta animale e spero possa avere il successo che merita. Sarebbe bello un giorno trovare questo e altri prodotti vegan al banco dei formaggi, in versione sfusa, per evitare di acquistare troppe confezioni e creare ulteriori imballaggi. Inoltre la dose della confezione attuale non sarebbe sufficiente per preparare un'intera torta, ad esempio.
Sono molto felice che sul mercato sia arrivata un'altra alternativa vegan ai formaggi. Per quanto riguarda i sostituti della carne ormai abbiamo un'amplissima scelta, ma sui formaggi c'è ancora tanto da proporre e da testare. Nell'ambito "ricotta", questa per ora è sicuramente la migliore.
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domenica 1 ottobre 2017
Veganz - da Despar Nordest la linea tedesca che fa sognare i vegani
Il reparto vegan di Despar, almeno qui in Trentino, si sta ampliando di giorno in giorno.
Ieri con mia immensa sorpresa e felicità, tra i prodotti vegan, ho potuto notare dei colori sgargianti che ben conoscevo. Al gruppo era stato aggiunto un nuovo marchio: @veganz
Ho scoperto i prodotti VEGANZ in Austria, proprio da Spar, per poi ritrovarlo in diverse catene in Germania (Rewe, Edeka, Dm...). Veganz è un marchio tedesco fondato nel 2011 con l'idea di creare un supermercato per soli vegani. In Austria e Germania hanno una linea fornitissima che va dai biscotti al cioccolato per passare dalle caramelle e per le polveri proteiche per fare smoothies deliziosi e sani. Ma non solo: Veganz ha anche un reparto freschi, con formaggi vegan, affettati e burger per tutti i gusti.
Sapevo che Veganz era alla ricerca di un rivenditore in Italia, quando alla Sana 2016 notai il loro stand. Ora non so se il pioniere in Italia sia proprio Despar, ma poco importa, è stato il primo posto in Italia dove ho trovato Veganz. Chiaramente ancora non ci sono tutti i prodotti, ma è un ottimo inizio.
Ad esempio a Trento ho trovato le barrette! Adoro le barrette di Veganz e sono felice che se ne trovino di diverso tipo. Le proteiche soprattutto sono ottime per chi come me non ha lunghe pause tra una classe e l'altra (come trainer) e quindi a volte deve mangiare una barretta e rimettersi in pista.
Il gusto cocco è uno dei migliori secondo me, ma in generale sono tutte buone. Grazie Despar! Una apertura verso il mondo cruelty free ti fa tanto onore! Benvenuto in Italia Veganz!
Ieri con mia immensa sorpresa e felicità, tra i prodotti vegan, ho potuto notare dei colori sgargianti che ben conoscevo. Al gruppo era stato aggiunto un nuovo marchio: @veganz
Ho scoperto i prodotti VEGANZ in Austria, proprio da Spar, per poi ritrovarlo in diverse catene in Germania (Rewe, Edeka, Dm...). Veganz è un marchio tedesco fondato nel 2011 con l'idea di creare un supermercato per soli vegani. In Austria e Germania hanno una linea fornitissima che va dai biscotti al cioccolato per passare dalle caramelle e per le polveri proteiche per fare smoothies deliziosi e sani. Ma non solo: Veganz ha anche un reparto freschi, con formaggi vegan, affettati e burger per tutti i gusti.
Sapevo che Veganz era alla ricerca di un rivenditore in Italia, quando alla Sana 2016 notai il loro stand. Ora non so se il pioniere in Italia sia proprio Despar, ma poco importa, è stato il primo posto in Italia dove ho trovato Veganz. Chiaramente ancora non ci sono tutti i prodotti, ma è un ottimo inizio.
Ad esempio a Trento ho trovato le barrette! Adoro le barrette di Veganz e sono felice che se ne trovino di diverso tipo. Le proteiche soprattutto sono ottime per chi come me non ha lunghe pause tra una classe e l'altra (come trainer) e quindi a volte deve mangiare una barretta e rimettersi in pista.
Il gusto cocco è uno dei migliori secondo me, ma in generale sono tutte buone. Grazie Despar! Una apertura verso il mondo cruelty free ti fa tanto onore! Benvenuto in Italia Veganz!
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Le barrette di Veganz gusto canapa e cioccolato in alto e proteica con cocco in basso |
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giovedì 28 settembre 2017
Pesto leggero con basilico e zucchina - vegan
Ricettina veloce di fine estate
Nel negozio biologico di fiducia, grazie alle temperature calde di settembre, posso ancora trovare qualche piccola zucchina e del basilico locali.
Il basilico non mi basta mai per fare un pesto serio, così decido di "allungarlo" con un altro ingrediente leggero e ricco di vitamine: la zucchina.
La ricetta è veloce e facilissima:
Scotto due pezzetti d'aglio con dell'olio biologico (io scelgo quello di Pam Panorama - gusto intenso ma non coprente) senza fare bruciare l'aglio.
Taglio la zucchina a tocchetti grossi e la aggiungo all'aglio e olio con un poco di acqua. Lascio cuocere a fiamma viva con coperchio per 5 minuti. La zucchina dovrebbe essersi ammorbidita abbastanza da poter infilare completamente il coltello al suo interno, a quel punto spengo la pentolina e lascio raffreddare mentre mi occupo del resto.
Mentre scaldo l'acqua peso la pasta (pasta biologica integrale - io scelgo la Ecor o la Pam Panorama integrale) e poi lascio cuocere secondo i tempi di cottura.
In questo lasso di tempo mi occupo del "pesto" (le virgolette per non offendere i puristi del pesto!)
Lavo bene le foglioline di basilico e le metto nel vaso del Mini Pimer, aggiungo mezzo spicchio di aglio fresco (a discrezione), altro olio, sale integrale e due cucchiaini di Spalmabile Valsoia (nuovo gusto più gradevole e delicato - ottima qualità prezzo).
Quando mancano 5 minuti alla fine delle cottura della pasta, aggiungo nel vaso del Mini Pimer anche le zucchine, togliendo l'aglio cotto. Quando mancano 2 minuti frullo tutto, ottenendo una cremina verde e profumatissima, leggera ma gustosa.
L'acquosità delle zucchine è ideale da abbinare con la porosità della pasta integrale che tende a "seccare" prima rispetto alla pasta bianca.
Quando la pasta è pronta, scolo, metto la pasta in una grande coppa e la mescolo con il "pesto". Solo 15 minuti per un pranzetto leggero, ma delizioso!
Buon appetito :)
p.s. a vostra discrezione potete aggiungere anacardi o altre noci per cambiare la consistenza del piatto o aggiungere delle lamelle di mandorle appena tostate!
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domenica 10 settembre 2017
Julienne - a gem in Modena - vegan/vegetarian Italian quality restaurant
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vegan mezzelune |
Here I am to describe my second time at Julienne.
First time, one year ago, the restaurant had been just opened and the food was already great, now is excellent. (http://vivigreenkate.blogspot.it/2016/09/julienne-ristorante-vegetariano-e.html)
At Julienne you can find a vegan and a vegetarian menù, but the place is mostly vegan. All the products are highly selected by the chef and staff and they're usually local and seasonal.
In the region of Emilia there are a lot of long time traditions such as filled pasta, lasagna and so on. But Julienne is able to replicate and evolve a lot of traditional dishes.
The products are all organic and the preparation is healthy and tasty.
This time I had a zucchini cream soup and it's not easy to describe the freshness of it, the crunchiness given from the hazelnuts and the spiciness of the sprouts was only perfect with the sweetness of the zucchini. Not a soup, but the real deal.
Then I had the mezzelune pasta filled with veggies, simply amazing and the pasta dough very rich and intese.
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zucchini soup |
My boyfriend had spelt ravioli filled with ricotta and wild herbs and tomino cheese with grilled veggies. The desserts were both vegan: chocolate lava cake with wild berries and lemon cheesecake with apricot sauce.
In words I cannot describe how good it was, you really have to try it.
What about the bread? Homemade! Amazing and so healthy! Great wine selection too. When in Modena, try Julienne! Compliments to the chef Giuliano Parmeggiani, a true researcher of fine food, traditions and innovation.

A special thanks to Alessandro Braida (one of the owners) who introduced me to this amazing place!
venerdì 7 luglio 2017
Biscotti biologici Despar: senza latte e senza uova - buoni e sani!
Finalmente un'altra ottima novità da Despar: una nuova linea di biscotti biologici.
In particolare questi che ho scelto (foto sopra) sono senza latte e senza uova! Quindi adatti a chi segue uno stile di vita vegano o ha delle intolleranze alimentari (latte, uova). Questi biscotti sono anche buonissimi e ricchi di fibre, infatti vi sono pochi ingredienti semplici tra i quali troviamo farine come quella di farro integrale e quella di grano integrale. I frollini con le gocce ad esempio sono golosissimi e ricchi di cioccolato (mai essere avari sul cioccolato! 😜
Nutro un piccolo dubbio: spero che la farina utilizzata sia di origine italiana, in generale gli ingredienti biologici provengono da agricoltura EU/non EU, come riportato sulla confezione, ma spero che la farina che ne compone la maggior parte dell'impasto sia di origine perlomeno Europea. Speriamo presto in etichetta di trovare la provenienza almeno della farina (sarebbe buona cosa per tutti i produttori ritornare ad una vera trasparenza). Intanto sono molto felice di questa iniziativa di @desparnordest e mi auguro che ve ne siano presto altre 😊
Buona colazione a tutti!
lunedì 12 giugno 2017
Yogurt Valsoia Yosoi Vitality - Aloe e Tè Verde
Valsoia ha da poco lanciato una nuova linea di yogurt "salutari".
Io ad esempio ho acquistato la versione Tè Verde e Aloe Vera, ma esistono anche altri gusti come Arancia, Zenzero e Guaranà; Mango, Papaya e semi di Papavero.
Per essere una linea che si propone di portare benessere e vitalità, avere lo zucchero come terzo ingrediente dopo l'acqua e l'aloe vera, non è proprio il massimo! Ero comunque curiosa di assaggiarli e per questo prima di giudicare ho deciso di acquistarli.
Il gusto è apprezzabile, si sente forte l'aroma di tè verde e la freschezza e cremosi dell'aloe, certo è molto zuccherato (ben 11 grammi di zuccheri su 100 gr), ma non ha lo spiacevole retrogusto di soia di alcuni yogurt vegetali.
Io lo ho utilizzato per fare un frullato di frutta
Io ad esempio ho acquistato la versione Tè Verde e Aloe Vera, ma esistono anche altri gusti come Arancia, Zenzero e Guaranà; Mango, Papaya e semi di Papavero.
Per essere una linea che si propone di portare benessere e vitalità, avere lo zucchero come terzo ingrediente dopo l'acqua e l'aloe vera, non è proprio il massimo! Ero comunque curiosa di assaggiarli e per questo prima di giudicare ho deciso di acquistarli.
Il gusto è apprezzabile, si sente forte l'aroma di tè verde e la freschezza e cremosi dell'aloe, certo è molto zuccherato (ben 11 grammi di zuccheri su 100 gr), ma non ha lo spiacevole retrogusto di soia di alcuni yogurt vegetali.
Io lo ho utilizzato per fare un frullato di frutta
In questo frullato ho messo mirtilli neri e cannella, entrambi potenti antiossidanti, vista la stagione ho aggiunto anche le fragole, che io adoro e che sono ricche di vitamine. Inoltre per dare cremosi ho messo una banana equo solidale, polvere di proteine della canapa e polvere di maca. Fibre, antiossidanti, manganese e vitamine di ogni tipo! Adoro queste merende!
Un concentrato di superfoods in un solo bicchiere :)
Spero solo che per il prossimo futuro Valsoia decida di abbassare il livello di zuccheri, per il resto, un'ottima idea!
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lunedì 3 aprile 2017
CacioRisella - La caciottina vegana di riso integrale, gustosa e versatile!
La famiglia di Mozzarisella colpisce ancora! Dopo tanti prodotti magnifici come la famosa Mozzarisella, lo squisito stracchino vegano Spalmarisella e il formaggio vegan più saporito che io abbia mai assaggiato, ovvero la mitica Blurisella, finalmente è arrivata la Caciorisella.
Questo formaggio vegano, a base di riso integrale germogliato (la stessa base salutare usata per gli altri prodotti) si distingue dagli altri, principalmente per due motivi: la consistenza e il sapore deciso.


Nella prima foto in alto a sinistra si possono leggere gli ingredienti utilizzati per questa preparazione, i quali rispondono perfettamente agli standard di qualità sempre utilizzati dal marchio Mozzarisella. Nella foto in alto a destra invece sono rappresentati i valori nutrizionali del prodotto. Per quanto questi ultimi possano rappresentare qualcosa di decisivo per la scelta del prodotto (per tante persone almeno è così), io considero principalmente gli ingredienti e quindi da dove arrivino quei grassi, quei carboidrati etc... Ad esempio l'ingrediente principale della CacioRisella (ma anche degli altri prodotti di questo brand) è il BioSuRice che si ottiene grazie alla lavorazione di riso integrale italiano germogliato; dal sito di Mozzarisella, a tale proposito potete trovare i principi nutritivi di questo e altri ingredienti. E' molto interessante constatare che proprio il BioSuRice contenga ben più di 20 aminoacidi essenziali, dimostrandosi nutrizionalmente più completo di altri ingredienti utilizzati in diversi formaggi vegani in commercio.
La CacioRisella, come "formaggio stagionato", ha un gusto deciso e saporito, pieno e avvolgente, che combinato alla consistenza più soda, regala una sensazione piacevole e appagante. Spesso e volentieri vegani, intolleranti e curiosi soffrono la mancanza dei formaggi a pasta dura all'interno della scelta disponibile in ambito vegan (mentre vi è molta scelta per quelli a pasta molle) e la CacioRisella risponde a questo bisogno egregiamente.
Quindi questa caciottina può essere consumata come un vero formaggio stagionato: tagliato a pezzi con pane, mostarde o verdure varie, grattuggiato su pasta o minestre o sciolto sulla pizza o altre preparazioni.

Nella prima foto a sinistra ho preparato delle polpette di verdure ripiene di CacioRisella e asparagi verdi grigliati; nella seconda foto si vede la pizza di farro integrale e lievito madre con pesto e CacioRisella.
In entrambe queste ricette ho utilizzato la caciottina sciolta per insaporire e dare una consistenza morbida al piatto.

Queste due foto in alto sono invece il mio tentativo Trentino di Cacio e Pepe! :)
La CacioRisella la ho utilizzata in due modi: ne ho sciolto un pezzetto con del latte vegetale per avere una pasta più morbida e "succosa" ed ho grattuggiato un altro pezzo di questa caciottina direttamente sulla pasta con del pepe macinato.
In tutte le varie preparazioni, CacioRisella è sempre stata all'altezza del suo ruolo e forse anche di più, prestandosi come "grana", come mozzarella e come formaggio da pasto.
Non ci sono limiti, se non la nostra fantasia! Complimenti alla famiglia di Mozzarisella, come sempre ogni prodotto, un successo! Nell'attesa della prossima sorpresa mi gusto la mia caciotta!
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martedì 29 novembre 2016
Spezzatino Vegan Tutt'Altro - Recensione e ricetta
Grazie alla Fiera Sana di Bologna ho avuto la
possibilità di assaggiare diversi prodotti vegani provenienti da diverse parti
d'Italia.
Il marchio Tutt'Altro, ancora non si trova in
Trentino, ma è possibile ordinare i loro prodotti online. Durante la Fiera di
Bologna ho assaggiato diversi prodotti di Tutt'Altro e ne ho acquistati
altrettanti. A causa della mia fornita dispensa non avevo ancora avuto modo di
testare questi prodotti e ho dovuto aspettare qualche mese dalla Fiera per
iniziare a cucinare lo spezzatino di Tutt'Altro!
Gli ingredienti sono molto buoni: acqua, glutine di frumento biologico (25%), lenticchie biologiche, cipolla biologica, sale, erbe aromatiche biologiche (salvia, rosmarino, alloro). Il prodotto è altamente proteico - 24g per 100g di prodotto - ed ha pochissimi grassi e calorie, quindi è adatto anche per gli sportivi vegani che vogliono gustare uno spezzatino leggero e ricco di proteine vegetali. La confezione contiene 250g di spezzatino e costa tra i 4 e i 5 euro. Personalmente mi sono piaciuti tutti i prodotti di Tutt'Altro che ho assaggiato in Fiera, ma ricordo di aver apprezzato in particolar modo proprio questo spezzatino!
Come si cucina? Il prodotto è già cotto, quindi è possibile
semplicemente scaldarlo, ma io ho preferito preparare uno spezzatino-brasato
con vino rosso, alloro e tante spezie.
Ed ecco la mia ricetta per lo "spezzatino-brasato" vegan!
Ingredienti:
spezzatino Tutt'Altro
1 carota grande
1 cipolla grande
vino rosso qb
2 foglie di alloro
brodo vegetale senza glutammato
pepe
facoltativo: 50 ml di passata di pomodoro
facoltativo: spezie per goulash
paprika qb
Procedimento:
Separare e tagliare in pezzi più
piccoli lo spezzatino (facoltativo), tritare la cipolla e la carota finemente e
mettere a soffriggere in padella con poco olio e un goccino d'acqua (se vi
piace il soffritto pesante potete usare solo olio). Una volta cotte le verdure
aggiungere lo spezzatino, lasciare cuocere per qualche minuto con la cipolla e
la carota a fuoco medio. Aggiungere il vino rosso e far cuocere per 10 minuti.
Aggiungere poi poca passata di pomodoro (facoltativo), il brodo vegetale, il
pepe e l'alloro e altre spezie a piacere e far cuocere per 20 minuti con
coperchio. Aggiungere la paprika e lasciare riposare per un'oretta.
Scaldare prima di servire.
Ottimo con la polenta!
Questo prodotto ha una
consistenza fantastica, morbida, gustosa e non gommosa. Un sostituto perfetto
anche da presentare ad amici e parenti onnivori!
lunedì 12 settembre 2016
Julienne - ristorante vegetariano e vegano a Modena
Tradizione, innovazione e gusto si incontrano in un progetto nuovo ed ambizioso
A Modena, in una laterale della via Emilia, si trova un piccolo ristorante di nome Julienne - cucina naturale.Julienne non è il solito ristorante vegetariano e vegano, la sua cucina infatti è frutto di ricerca, innovazione e creatività nel saper recuperare gusti e prodotti tradizionali ed unirli alle nuove esigenze di una clientela sempre più informata e partecipe, affamata di gusti per incuriosire il palato e soddisfare la mente.
Da Julienne potrete trovare sempre prodotti stagionali, pane fatto in casa e ricerca nel reperire materie antiche quanto antiche, così moderne, per riscoprire gusti ancora desiderati, ma forse dimenticati di una cucina tradizionale che non passa mai di moda.
Il menù si compone di pochi piatti, in parte vegetariani ed in parte vegani per coprire tutta la fascia di pubblico che ad oggi sempre più apprezzare la riscoperta di legumi, farine ed abbinamenti propri del territorio.
L'ambiente molto curato ospita pochi tavoli, ben apparecchiati e puliti. L'attenzione di tutto il concetto di questo ristorante ruota attorno alla sostanza, ma anche l'apparenza non se la cava male, creando un luogo dove mangiare, parlare e rilassarsi mentre si mangia comodamente.
Il coperto comprende dell'acqua aromatizzata allo zenzero e menta e del pane fatto in casa, la cui composizione varierà in base alla stagionalità e la disponibilità delle materie prime.
Nel mio caso ho potuto degustare dell'ottimo pane di farro con le noci e semi vari, un altro pane ai grani antichi e dei grissini di segale con semi di sesamo.
Le bevande sono tutte biologiche e ricercate nella provenienza e negli ingredienti, quindi si possono degustare birra, vino e succhi naturali e di qualità. Lo staff sempre presente ed attento ci porta il primo piatto, anche questo parte del coperto: un tortino di bietola con ricotta vaccina. Io ho tolto la ricotta, ma ho molto apprezzato la cottura della bietola e la sua leggerezza nell'aprire il pasto ufficiale.
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Tortino di bietola con ricotta vaccina |
La mia scelta vegana è partita con un'insalata promiscua delle varietà vegetali con frutta e verdura di stagione, fiori eduli, granella di mandorle tostate, semi di zucca ed emulsione di aceto balsamico di Modena DOP Fattorie Giacobazzi. Una combinazione di gusti freschi, succosi ed interessanti per iniziare il pasto.
Come primo piatto ho scelto le mezzelune di campo con farina integrale Senatore Cappelli e farina di canapa su crema di ciliegino al basilico e granella di mandorle tostate. Io non sono un'amante della pasta, e nemmeno di quella ripiena, ma questo primo è senz'altro da provare. Anche per chi non ama la pasta come me, non si può non notare l'avvolgente gusto pieno della farina di canapa abbinato alla dolcezza delicata del pomodoro ciliegino. Di questa pasta ne avrei mangiati anche due piatti! Davvero ottimo e ottimi ingredienti freschissimi.
Come secondo piatto ho deciso di prendere il peperone ripieno di cous cous al farro integrale di Argenta, con roveja di Civitella di Cascia (presidio Slow Food) e ratatouille di ortaggi di stagione. Nonostante la presenza del cous cous questo piatto è un ottimo secondo, ricco di proteine vegetali, fibre ed aminoacidi essenziali. La roveja è un piccolo legume tipico del centro Italia, riscoperto in questa ricetta come il vero protagonista del piatto. Il peperone era ben cotto, teneva la sua forma, ma non era crudo (cosa che odio nei peperoni ripieni). Anche questo piatto è promosso a pieni voti!
Dolce condiviso: tiramisù vegan ai frutti rossi. I frutti erano eccellenti, gustosi e aciduli, ottimi per digerire una cena leggera, ma comunque nutriente. La crema non era troppo dolce, ma nemmeno troppo saporita, così come il biscotto/pan di spagna, forse per lasciare spazio alla vera protagonista del piatto, la frutta.
Nel complesso questo menù vegano è stato interamente realizzato senza tofu, seitan o altri preparati che solitamente si trovano in ristoranti della categoria. Utilizzando solo prodotti del territorio, lo chef è riuscito a realizzare diverse proposte mai banali, andando a sottolineare quanta varietà sia possibile nella cucina vegana.
Menù vegetariano (insalata e dolce condiviso con me).
Dei vari piatti disponibili, il mio compagno ha provato:
Tortellone con farina di farro ripieno di ricotta fresca vaccina "Bio Hombre" e verdure di stagione su specchio di burro aromatizzato alla salvia e granella di nocciole tostate.
Come secondo invece: Caprottino "Capre della Selva" alla piastra con miele di melata, accompagnato dallo spiedino di verdure marinate e grigliate, olio al limone e prezzemolino fresco.
Da quanto ho capito tutti i piatti vegetariani sono stati molto apprezzati, anzi sono stati fotografati per pure fortuna prima che fossero spazzolati con entusiasmo! Nel complesso, anche il menù vegetariano denota grande rispetto per le materie prima, ricerca negli abbinamenti e un omaggio alle radici. Il menù di settembre propone altri piatti che potrete trovare sulla pagina Facebook di Julienne https://www.facebook.com/ristorantejulienne/
Questo è quanto. Non aspettatevi lunghi menù, piatti esotici e ingredienti non stagionali. Julienne è il profumo del pane caldo pieno di nocciole, la freschezza dell'insalata che incontra la frutta, il coraggio di mettere a menù nomi ormai dimenticati e l'impegno di chi ha lavorato perchè questo progetto potesse realizzarsi.
Se siete dalle parti di Modena fateci un salto, ma anche se non vi trovaste proprio vicini, veniteci lo stesso, ne vale la pena!
martedì 16 febbraio 2016
Veg facile: Vellutata delicata - in soli 20 minuti!
Ci sono delle sere, quelle sere, quando hai voglia di qualcosa di buono, di sano, di saporito e sei stanca, troppo stanca per cucinare cose strane ed impegnative, e quindi?
Super vellutata gustosissima da preparare in soli venti minuti!
Per 2 persone io ho usato mezza zucca delica, 2 zucchine, 1 cipolla gialla, 2 carote.
Ho tagliato la zucca e le carote per prime e le ho messe in una casseruola alta con 3 bicchieri pieni d'acqua (la quantità varia in base alla consistenza che preferite). Dopo 2 minuti ho aggiunto le zucchine e la cipolla tagliate a tocchetti.
Quando l'acqua arriva a bollore ho messo il timer per circa 15/20 minuti.
Subito dopo ho aggiunto un bicchiere di latte di soia vellutato, una noce di burro di soia e le spezie:
mezzo cucchiaino di curcuma, uno di zenzero, un quarto di coriadolo e del cumino intero.
A metà cottura ho aggiunto del prezzemolo tritato.
Una volta pronta (con il coltello basta provare ad affondare in tutte le verdure per assicurarsi che siano morbide) ho passato la vellutata con il minipimer ed ho aggiunto un pò di sale alle alghe e del gomasio.
Buona, sana e facilissima da preparare!
mercoledì 6 gennaio 2016
Tiki Lounge Bar - Vegan food di Trento - Non tutte le ciambelle escono con il buco
Solitamente quando mi appresto a recensire un locale vegano, sono quasi sempre sicura di scrivere cose positive ed incoraggianti. Purtroppo questa volta devo essere onesta e sincera riguardo alla mia esperienza, non positiva, al Tiki Lounge Bar - Vegan Food di Trento.
Quando hai un ristorante che affaccia su Piazza Duomo e proponi verdure coltivate a km 0, hai già quasi vinto la partita più difficile: convincere le persone ad entrare.
Il Tiki Bar si presenta bene, con arredi etnici, musica rilassante, sedie in bambù, tovagliette accattivanti e navi dei pirati appese alle pareti; tutte le premesse sembrano indicare un locale particolare, ma accattivante.
Una volta accomodati ci viene proposto il menù: pochi piatti per antipasti, primi e secondi, ma questo è un aspetto che io ritengo positivo, solitamente è un sintomo di cura per i pochi piatti preparati.
Mentre ordiniamo alcuni antipasti per provare le frittatine di ceci e il tortino alla barbabietola, vedo che tra i secondi si è infilato il cous cous con le verdure. Io non ho dubbi e voglio assaggiare il piatto più esotico del menù, trasportata dall'atmosfera etnica e il sogno del cous cous vegano saporito e avvolgente. I miei commensali ordinano zuppe, risotti, pasta e nessun secondo. Devo dire che da come è scritto il menù, sono i primi piatti a destare più attenzione ed interesse, rispetto alla scelta un po' banale dei secondi piatti.
Dopo aver ordinato ci arriva un piccolo antipasto della casa offerto a tutti i clienti. Si tratta di una spuma a base di ceci, accompagnata da 0,5 cm x 2 cm di carota. La spuma è secca ed impasta la bocca, la carotina è insufficiente per degustare l'hummus come si deve, ma essendo un piatto offerto, ho cercato di non farmi venire degli inutili pregiudizi.
Per otto persone ci viene offerto un singolo cestino di pane, gommoso, bianco e vecchio. "Siamo sotto le Feste" penso, diamogli un'altra possibilità. Devo dire che il frigo della Coca-Cola pieno di bibite della stessa marca che ho di fronte mi disturba. Solitamente i ristoranti naturali, km 0 o vegan non abbracciano certe multinazionali, ma piuttosto privilegiano bevande più sane.
Finalmente arrivano i primi, esatto, arrivano i primi, prima degli antipasti. Mah, sarà il nome ad averli confusi, dopotutto si chiamano primi. Allo stesso momento arriva anche il mio cous cous che era stato etichettato come secondo.
Il mio cous cous sa da ospedale. Si sente solo dall'odore. C'è del cous cous bollito senza niente (spezie, brodo, sale?) e delle verdure bollite che sanno di finocchio stracotto. Cercando di tenere duro metto dell'olio (la boccetta sul tavolo) e il pepe (anche quello del peparino) sul piatto e cerco di fare il miracolo. Il piatto è da fame, un pugnetto di cous cous che non nutrirebbe nemmeno un bambino con delle verdure senza condimento dovrebbe essere un secondo? Che tristezza.
Respiro e aspetto di assaggiare i piatti degli altri.
La carbonara vegan era il piatto più atteso ed è stato anche il più deludente:
seitan tagliato a pezzettoni, odore di brodo vecchio, eccesso di sapidità e cremina marrone dalle origini indefinite.
La zuppa di zucca e mela sembra essere l'unico piatto che si salva per ora, mentre il risotto alle lenticchie sembra impiattato con la cazzuola ed è secco e pastoso, scotto.
Nel frattempo arrivano anche gli antipasti. Il tortino di barbabietola nemmeno lo ho assaggiato e evito di descrivere a cosa somigliasse. Le frittatine di ceci sono secche e senza nessuna salsa per accompagnarle, se non le stesse verdure bollite che ho io nel mio piatto.
Al bambino della comitiva viene portato un piatto di pasta in bianco (come richiesto) ma completamente scondito. Pasta stracotta con pochissimo olio. Punto.
Infine i dolci.
La pannacotta di riso è sovrastata da una cremina marrone che crollando ingloba tutta la parte bianca e porta tutto ad uno stato semi-liquido, mentre la mia torta di carote è insapore e cruda al centro.
Prezzi: piuttosto alti per come abbiamo mangiato. Ad esempio alla Malaleche (ristorante vegan di Trento) si mangia divinamente, spendendo meno. Comunque nella media della zona "piazza".
Mi spiace dover essere sincera, io adoro i ristoranti vegani e adoro poterli recensire positivamente, soprattuto quando si trovano a Trento ed incoraggiano la popolazione locale. Mi fa arrabbiare però quando la cucina vegana viene presa sotto gamba, come se una persona che non sfrutta gli animali, dovrebbe accontentarsi di verdure insapori e piatti improvvisati.
La buona notizia è che sempre spazio per il miglioramento e mi auguro che i cuochi del Tiki vorranno presto acquistare un libro di cucina vegana per rendere il ristorante buono e saporito, come merita.
Magari tornerò tra qualche mese a verificare, nel frattempo good riddance!
"Non si può pensare bene, né amare bene, né dormire bene se non si è mangiato bene.” - Virginia Woolf
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