martedì 23 dicembre 2014

E' Natale: adotta un cane - regalagli una vita





Questa è Kin. La ho adottata a luglio 2013. Aveva quasi cinque anni, un orecchio infiammato e infettato, rischiava di perderlo, era magrissima, spaventata e schiva. Le sue zampe atrofizzate, non riusciva nemmeno a saltare e correva a fatica.

Questa è Kin oggi, un anno dopo, estate 2014.



Qui siamo in montagna, lei è sempre la prima della fila, scala, corre e salta, ma torna sempre. è forte e muscolosa, e nonostante non riuscirà mai più ad alzare il suo orecchio destro, sta bene. è felice.

La persona più felice, forse però sono io. Ho sempre pensato che dalle brutte esperienze non ci si potesse più riprendere e che i piccoli momenti infondo fossero scontati di fronte all'attesa delle grandi cose, ma Kin mi ha insegnato che la felicità è ovunque.
Kin è sempre felice: quando corre, quando mangia, quando riceve le coccole, quando impara cose nuove... A volte ha uno sguardo strano e mi domando se pensi alla sua vita in gabbia, se si chieda cosa aveva fatto di male per stare in prigione. La cosa straordinaria è che basta una carezza, un bacio, una parola per distrarla e vederla nuovamente felice. Io fatico a dimenticare, non posso smettere di pensare che come lei ce ne sono tanti altri. Troppi.
Vi prego di pensarci due volte prima di comprare un cane, sceglierlo in un allevamento prestigioso, importarlo dall'estero come un oggetto in saldo. Fatevi un giro al canile prima. Solo un giretto. Se non potete chiedete ad un volontario (scrivetemi se vi servono contatti di volontari) e loro vi trovaranno nei canili la razza che vi piace. Provateci.
Kin è una razza unica, la ho solo io. Ha il pedigree della dolcezza, dell'intelligenza e del rispetto verso ogni attimo e un amore così grande che a volte la guardo e mi viene da piangere. I cani del canile non sono tutti tristi, aggressivi o indomabili come possono farvi credere. La maggioranza di loro sono come Kin. Vogliono solo essere amati e per quell'amore impareranno a darvi la zampa in 2 giorni, a sedersi in una settimana e forse anche a riportarvi il bastone.

E' Natale. Se decidete di prendere un cane ricordatevi che sarà per sempre, anche quando sarà stanco, malato e vecchio. Se vi sentite pronti, fate uno sforzo in più e pensate ai cani già grandi, io vi posso assicurare che sono cuccioli dentro.
Grazie a tutti quelli che ci penseranno!


martedì 2 dicembre 2014

Vegan Lemon cake

It's almost winter and it's cold outside. A time for hot chocolate, chestnuts and porridge. But last Sunday I really wanted a lemon cake! So I made one: and it looked sunny, hot and yellow.






For the cake:

4 spoon egg substitute (1 for each egg - 7,5 g. each)
120 ml of water (for the egg substitute)
150 g cake flour
100 g soy milk
100 g sugar (I used brown sugar)

100 g soy butter
17 g baking powder

70 ml lemon juice - it was the juice of one lemon

organic lemon zest (from one lemon)

For the cream:

200 g soy milk
150 g brown sugar
10 g rice flour 
1 teaspoon agar agar 
50 ml lemon juice 
organic lemon zest (again from one lemon)
1/2 lemon juice
5 drops organic lemon flavor

Soften the butter and wait until it cools off. In a large bowl mix the egg substitute with water until they are well mixed together. Add the melted butter, sugar and milk and keep mixing until it is smooth. Finally add the flour, then the baking powder.

Egg substitute
When the mix is smooth add the lemon zest and the lemon juice.
Transfer the batter to the prepared pan and put in preheated oven at 180° C for 40 minutes.


Out of the oven



I started preparing the cream when the cake was in the oven.

Boil the soy milk with the lemon zest and the lemon juice. Let it rest a little and then add the lemon flavor, the sugar, the rice flour and the agar agar. Stir until the cream is smooth and it reaches the consistency you like for you cream (I cooked the cream with the agar agar for 3 minutes). Let it cool and rest. It can be maintained in the fridge for a couple of days.

If you don't like the wrinkles created by the lemon zest you can trickle the cream before adding the agar agar.


When the cake and the cream are cool enough you can put the cream on top or in the middle or both :)



giovedì 27 novembre 2014

BluRisella - e chi ha bisogno del formaggio?

Dalla genialità dei creatori di MozzaRisella, arriva il "gorgonzola" vegano con alghe nori e ulva.

Attenzione, attenzione è arrivata la BluRisella: un sostituto vegano a formaggi molli e più saporiti come il gorgonzola, che farà leccare i baffi proprio a tutti.
Devo ammettere che visto il prezzo (intorno ai 4 euro a confenzione) sono stata a lungo in dubbio se provarlo o meno. Per caso, questa confezione era prossima alla scadenza e quindi a metà prezzo; non avevo più scuse per non provare questo prodotto. La MozzaRissella, prodotta dalla stessa azienda, mi era piaciuta molto ed era un ottimo sostituto sano e con una consistenza più dura da fresco e filante da cotto, rispetto ai formaggi di orgine animale. Ma dalla BluRisella non sapevo cosa aspettarmi. Un'imitazione del gorgonzola? Di più! La BluRisella è fresca, spalmabile, leggermente piccante e molto saporita.

La confezione era piuttosto bagnata per via della condensa, ma all'interno il "formaggio" era comunque fresco e ben conservato. Ho conservato la BluRisella in frigorifero per un paio di giorni proprio nella sua carta e non ho avuto alcun problema.
Al taglio il prodotto è morbido, ma abbastanza compatto da rimanere in fetta, prestandosi così a svariati utilizzi.

La prima sera la ho spalmata semplicemente su una fetta di pane fatto in casa; nella sua semplicità questo prodotto è davvero buono. Persino i non-vegani hanno apprezzato moltissimo il gusto, trovandolo un possibile sostituto definitivo ai formaggi e questa solitamente è una missione difficile. Il test del gusto è stato sicuramente superato.
La mia seconda domanda è stata: filerà? Iera sera ho preparato del tofu bianco in pastella (farina di riso, farina di ceci, birra e acqua freddissima) passato su una padella antiaderente leggermente unta d'olio. Avendo avanzato un pò di pastella e un pezzetto di BluRisella un'idea super golosa mi è balzata in mente! Ho provato a pastellarla e vedere quello che succedeva... nelle foto il risultato, a parole, bè posso solo dire: wow!
La BluRisella si presta veramente a tutto.




Gusto a parte, fa davvero pensare il fatto che in fondo questo sia Riso Integrale lavorato con altri ingredienti, con una sapienza tale da poterne ricavare un prodotto sano e gustoso.
Sul sito di MozzaRisella http://www.mozzarisella.com/ sono speigate le caratteristiche proprio del BiosuRice, il riso integrale germogliato utilizzato nelle diverse preparazioni.
Il prodotto è inoltre biologico e ricco di aminoacidi essenziali. Al di là delle proprie vedute morali, questa alternativa al formaggio di origine animale è sana, priva di colesterolo e glutine, ma soprattutto fa bene al pianeta.

Provatelo.
Il costo vale tutto lo sforzo per aver creato un prodotto così buono e la cura per la scelta degli ingredienti. Adesso che lo conosco sarà sempre tra i miei acquisti principali!


http://vivigreenkate.blogspot.it/2017/04/caciorisella-la-caciottina-vegana-di.html qui la recensione del nuovo prodotto della famiglia Mozzarisella: CacioRisella :) 

venerdì 21 novembre 2014

L’essenza del Tai Chi


Intervista al Maestro Amico Evangelista sui benefici e la filosofia profonda dell’antica disciplina


Da quasi 6 anni pratico il Tai Chi e da uno ho la qualifica di allenatore, ma la via per diventare maestri veri è lunga e forse infinita. Ho deciso quindi di intervistare il maestro della nostra scuola Budo Seishin di Trento e Milano per approfondire alcuni aspetti di questa antica “arte marziale” e complemento della Medicina Tradizionale Cinese (M.T.C.)

La palestra di Povo, Trento


IO: Quando è stata fondata la scuola Budo Seishin?

Maestro: Ho fondato questa scuola nel 2006, dopo circa 7 anni di pratica del Tai Chi. Volevo qualcosa di mio, da poter creare, portare avanti e chissà in futuro da poter lasciare a qualcun altro. Questa è una bellissima cosa e per me è molto importante, come il Tai Chi.

IO: Quali sono i benefici nel praticare il Tai Chi?

Maestro: Per parlare dei benefici del Tai Chi, si deve prima capire cos’è il Tai Chi. A mio parere, sapere equivale a praticare. Sono ben convinto che il Tai Chi Chuan non si assimili attraverso la lettura di un libro o guardando dei video, bensì con la pratica. La pratica deve avvenire sotto un valido maestro di Tai Chi, o comunque qualcuno molto addentro a questa pratica orientale. I libri, i testi e i video e quant’altro possono essere di supporto dopo aver appreso il Tai Chi; prima, a mio parere, sono utili come cultura generale, ma per apprendere la pratica di questa Arte va considerato il lavoro che viene svolto: “il lavoro energetico interno” quindi  invisibile.
Una volta intrapreso il cammino del Tai Chi, si iniziano a vedere i primi effetti benefici.
Il primo beneficio, o meglio la base di tutti i successivi benefici, che si può acquisire con il Tai Chi è la rilassatezza mentale. Questo comporta una maggior concentrazione su quello che si sta facendo.
Il Tai Chi inoltre permette di avere consapevolezza della propria energia, dove indirizzarla, quando e in che modo. E da questa base, molto importante, parte tutto il resto. Ma ripeto, la pratica deve essere sempre seguita da un maestro. Proseguendo, il Tai Chi regala molti benefici, che citati in ordine sparso possono essere ad esempio, la diminuzione dello stress e oggi come oggi le persone sono molto stressate. Il Tai Chi è molto utile per ridurre lo stress che nella visione della Medicina Tradizionale Cinese altro non è se non un accumulo di energia negativa. Lo stress va quindi abbassato, ma non eliminato del tutto. Come tutti gli eccessi, anche la troppa calma porta con sé i suoi problemi. Un altro forte beneficio del Tai Chi è la respirazione; si pratica infatti con una respirazione profonda e lenta che permette un maggiore afflusso di ossigeno all’organismo, che rende il corpo più forte e meno debole agli attacchi.
Un altro beneficio per il quale questa disciplina è consigliata da molti  medici ortopedici e osteopati, è il miglioramento della postura, dell’agilità e flessibilità.
Dal punto di vista psicologico, il Tai Chi Chuan è consigliato per le persone molto introverse, timide e chiuse. La pratica di gruppo e la maggior consapevolezza aiutano molto questo tipo di persone ad aprirsi al mondo esterno, mentre per i troppo estroversi può riequilibrare questo tipo di eccesso.
 
Intervistando...

 IO: Cosa si può aspettare una persona avvicinandosi al Tai Chi?

Maestro: Lo dico per esperienza, spesso il Tai Chi viene preso sotto gamba. Visto da fuori può sembrare molto semplice e quando invece scoprono la difficoltà e la concentrazione richiesta nella pratica, nasce la frustrazione e mollano.
Il Tai Chi sotto la guida di un maestro ha i suoi benefici, ma si raggiungono solo con la pratica costante nel tempo, a tutte le età. Mi piace dire che non esistono corsi di Tai Chi, bensì “percorsi di Tai Chi Chuan” quindi senza un limite temporale.
La mera lezione, una o due volte alla settimana non basta senza un lavoro ulteriore. Una volta capiti gli esercizi sotto la guida del maestro, la pratica va coltivata quotidianamente. Fermarsi alla sola lezione è un errore che fanno molti praticanti.

IO: Come può aiutarci nella vita di tutti i giorni?

Maestro: Il Tai Chi Chuan è a dir poco stratosferico! Si può praticare anche sul posto di lavoro. Io personalmente quando lavoravo in ufficio lo praticavo spesso, lo applicavo a tutto e riuscivo a gestire lo stress del lavoro. Riuscivo a bilanciare tutto. Aiuta sicuramente molto nella vita di tutti i giorni.
Però c’è un problema! Riguardo alla salute, chi si avvicina al Tai Chi per sentito dire, o attraverso internet, pretende che gli passi tutto subito. Vorrei chiarire che il Tai Chi non guarisce tutto. Può tenere sotto controllo determinate patologie già in atto ed è un’ottima prevenzione se invece si sta bene. Agli inizi addirittura può  “peggiorare”  la situazione ma è una curva che in tempi brevi sparisce e allora comincia il benessere.
Tutto fermo restando quello che un buon maestro raccomanda: “disciplina, perseveranza e costanza” senza abbattersi alle prime difficoltà, ma questo vale per tutto ciò che ci capita nella vita.
Quando il praticante arriva ad un buon punto, allora il Tai Chi diventa come una droga buona che porta ad assuefazione. Quando capisci che ti fa bene non ne puoi più fare a meno.



IO: per un occidentale quale può essere il più grande ostacolo per capire l’essenza del Tai Chi?

Maestro: Per un occidentale che non hai mai praticato o toccato con mano queste discipline è difficile capirle. Non viene comunque convinto da altri, film o internet; una persona si può convincere solamente con la pratica e il lavoro su sé stesso ascoltandosi dentro.
La cosa bella che sta succedendo ora, è che in Oriente stanno abbinando alla medicina orientale, quella occidentale, mentre in Occidente sta avvenendo il contrario.
La pratica di punta che ha preso maggiormente piede è l’agopuntura praticata anche in molte strutture sanitarie. Il Tai Chi è una pratica di cura dentro la M.T.C. che comprende appunto Agopuntura, Moxa, Tui Na, Tai Chi, Qi Gong…

IO: Per concludere, la visione occidentale è fatta di assoluti: bene o male, giorno o notte, etc.. come può allora una persona capire il Tao e il fatto che le due componenti del bianco e del nero convivono in armonia come tutti gli opposti? Oltretutto cercare di rispettare le divisioni assolute porta stress?

Maestro: Porta sicuramente uno stress questa continua e inutile divisione.
Noi occidentali tendiamo a dividere: ciò che è bianco è bianco e non potrà diventare nero  e viceversa. Il Tao è l’unione e la trasformazione degli opposti. Tutto in Natura segue le leggi del Tao, da sempre. Il simbolo del Tao, yin e yang, dice tutto: il bianco alla massima espansione fa nascere il nero il quale a sua volta alla sua massima espansione fa nascere il bianco questo circolo energetico è sotto gli occhi di tutti! Le stagioni che si alternano sono un ottimo esempio. La Teoria dei 5 elementi: Legno, Fuoco, Terra ,Metallo, Acqua in M.T.C spiega molto bene  il concetto.
Anche la medicina occidentale tende a dividere! …mal di fegato? Ti mandano dallo specialista epatologo. Mal di schiena? Ortopedico…tutto a settori ben divisi. Ben diverso l’approccio e la visita  con un medico (anche occidentale) cultore della M.T.C.. Tutto è collegato; per esempio tante volte il mal di schiena deriva da una cattiva masticazione. Quindi si passa ad una visione olistica (globale) del nostro corpo.
Una buona visione del Tao: un bastone di bambù con alle sue estremità due ceste piene, una  yin, l’altra yang. Se sono piene allo stesso livello vi è equilibrio. Quel bastone è il Tai Chi Chuan.
Per chiudere: praticare il Tai Chi Chuan sotto la guida del maestro e in aggiunta applicarsi con costanza tutti i giorni! Bastano una manciata di minuti al mattino e la sera per avere e godere dei benefici di questa meravigliosa Arte, ricordando che “…il Maestro apre la Porta, ma sei tu che devi entrare…”.
Infine un grazie a tutti i miei allievi che mi seguono con dedizione da tanti anni e qui in particolare alla mia allieva, l’allenatrice Veronica Isernia, alla quale va un ringraziamento speciale per l’ottima idea di questa mia umile intervista che possa portare benessere a tante persone desiderose di avvicinarsi al Tai Chi Chuan.



Grazie a te Maestro! Il Tai Chi in un modo o nell'altro ha cambiato la mia vita e mi ha fatto scoprire che il proprio mondo interiore non va soffocato, ma lasciato fluire. Soprattutto ho capito che nulla fa paura quando sei parte del tutto.

Il gruppo


martedì 18 novembre 2014

My dream job - Do not constrain

 Why you can't put some people in a box 

It's easy to say "I am creative". I have seen it on many resume or coming out of the mouth of common people. But just few people are really creative, and those are the people who cannot be put in a box.
I am creative. I have been since.. forever I guess. I can only remember when at elementary school my class had to write an entire book and provide illustrations for it.
I had wrote the first chapter and prepared all the illustrations for it. The ideas kept coming in my mind and while my classmates were thinking about their own chapters I had already finished many versions of that very book. To bear long trips with my parents I just had to listen to the music on the radio and the most amazing stories would come to my mind and accompany me like wonderful movies full of images, adventures and extraordinary characters.
In my neighbourhood I was considered completely weird and awkward. I had performed Tai Chi forms since I have seen them in movies, I had started learning some Chinese and Japanese and I had read so many books the librarian was always happy to see me.
But right after the elementary school, the fun is over. Imagination, creativity and dreams have to become secondary, children should understand the world of rules, constrain, schemes and squares. The first impact with this world killed me. I graduated from middle school with a medium mark. The genius of the elementary school was gone. I thought I was as stupid as everyone else. I thought that imagination cannot take anywhere as Mr. Einstein used to say. The first two years of Liceo had been so flat and boring I had to do something, so I enrolled myself in Art School where I had studied design. I had graduated with the best possible grade. The genius was back. Then again: life. I have been to the United States, graduated from an Harvard Class with highest mark and only God knows why, once back I attended the University of Economics. I have once again graduated with the highest mark, but still, I was learning how my life was going to be from that moment on.

The world of work

Nobody tells you that if you were born in a small city of Italy, I will never find a "creative" job.
I do not refer to those phantomatic "creative jobs" as marketing manager, marketing operative, communication manager or assistant. No.. those are only smoke and mirrors.
Once they have hired you reality will hit you badly. You will be put behind an old pc and you will have to suck it up and put data in that old system all day long. Eventually you may participate to one or two meetings and you may have the chance to interact personally to a real person. But that's very rare. I have changed countless jobs. Is not that I am not able to do something. I can do anything. I know how to use excel or how to insert orders in a management system. That's not the point! 
I feel frustrated all the time. I have so many ideas about... everything. How to fix failing business, how to improve good business, how to create new business and I could tell you already all life cycle of the products and the company. My mind is restless.
But I haven't found yet a Company or a person or a miracle at this point which may allow me to use all this creativity. Sometimes I feel like is exploding in my head.
Probably I am not normal, but who cares to be normal. I want to be special, because I am special, and I am done fighting it. So this is my statement. In a different language that is not my mother tongue.
I want the world to know that I am looking for a job, for a path, for a destiny.
I am reaching out for a new adventure, for visionaries, for life.
Let me be creative, let me be me, let me use this brain full of information and things yet to be seen.




giovedì 30 ottobre 2014

Verona: una città vegan friendly - Verona: a vegan friendly city

Pochi giorni fa sono stata a Verona per un colloquio di lavoro. Visto che mi trovavo lì, ho deciso di passare qualche ora a "rivisitare" la città più romantica d'Italia. Ovviamente prima di partire avevo effettuato una piccola ricerca per poter pranzare vegan. Tra le varie proposte ho deciso finalmente di provare i panini di Universo Vegano, una catena che da tempo volevo provare, ma per un motivo o per l'altro non ve ne era mai stata occasione. Il ristorante si trova in Via Filippini, forse 5 minuti a piedi
dalla casa di Giulietta. Questi punti sono strutturati più come dei fast food che dei ristoranti; all'interno vi sono un paio di tavolini e forse 5 sedie, ma nel complesso l'ambiente è accogliente. Appena entrati vi sono le ciotole per i cani dove si possono trovare crocchette e acqua per gli amici animali. Dietro al bancone vi sono le fotografie con i cibi serviti, tra i quali panini, piadine e molto altro. Subito vi verrà consegnato un foglio con i singoli ingredienti per ogni pietanza, per una scelta ancor più consapevole.
Vi sono proposte gluten free, 
piadine a base di spirulina, hamburger, cotolette, salumi e dolci, tutto ovviamente vegano! Il retro del foglietto degli ingredienti serve invece per i prezzi e gli eventuali combo che potete creare,
proprio come si farebbe nei classici fast food.


Noi abbiamo scelto un Vegan Chop (quello con i semi di papavero) e un vegan burger classico. il Vegan Chop è una cotoletta di tofu impanata servita con insalata, pomodoro, maionese e formaggio filante in un pane rustico ricoperto di semi. L'hamburger classico è un burger vegetale servito proprio come si servirebbe un classico hambuger: con insalata, pomodori, formaggio, maionese e ketchup. Il burger era davvero fenomenale e consistenza morbida del burger a parte non gli mancava nulla per poter sostituire i pessimi hamburger di carne venduti nei fast food. Il Chop era molto buono e ben condito, il pane è stato scaldato al momento e il panino composto davanti ai nostri occhi. Nel complesso è stata un'esperienza molto positiva.

Dopo una lunga passeggiata tra i vicoli della bella Verona, ci siamo poi ritrovati in zona duomo, desiderosi di un buon cappuccino. Per un vegano, o un intollerante, soprattutto a Trento, è meglio non farsele venire certe voglie se ci si trova fuori casa, ma a Verona fortunatamente, come per magia, ci siamo imbattutti in questo fantastico bistrò:
Il Retro Bar. https://www.facebook.com/retrobarverona
In questo simpatico e delizioso locale abbiamo sorseggiato all'aperto con vista duomo un ottimo cappuccino di latte di mandorle.
Sono rimasta impressionata dall'offerta di piatti caldi, freddi, gelati, frappè, cappuccini, tutto dedicato ai vegani. Vorrei che più città italiane prendessero esempio dalla disponibilità e dal coraggio di questi ristoratori che pensano che tenere un bricchetto di latte vegetale non li manderà in rovina. Ripeto, a Trento, la città nella quale ora vivo, è davvero difficilissimo trovare un posto dove mangiare o bere da vegani. Eppure anche Trento, come Verona, è una città turistica, in più si trova tra il mondo italiano e quello tedesco. Come ho già parlato in questo blog, in Austria ho trovato di nuovo, molta più sensibilità verso diversi tipi di dieta e le intolleranze che ormai stanno colpendo la maggior parte delle popolazioni del mondo.















Bella Verona, sempre ricca di movimento, persone, sapori e saperi. Una città antica, ma dinamica che ha saputo dimostrare sensibilità e attenzione verso tutti i tipi di turisti!
See you soon Verona

lunedì 27 ottobre 2014

Voglia di qualcosa simil kebab ma sei vegano? Prova questa!

A volte si ha voglia di qualcosa di buono, qualcosa che abbia una lontana parvenza di fast-food, ma che allo stesso tempo sia sano, poco calorico e magari vegan. Le alternative esistono ed un po' alla volta ve le prensenterò tutte. Ma partiamo dalla prima: il GYROS rivisitato. Sono partita dal chapati, un pane indiano che possiamo dire avere la consistenza di una piadina morbida che ho realizzato seguendo le istruzioni da questo blog http://www.cappuccinoecornetto.com/2012/10/rinfresco-del-licoli-lievito-madre-liquido.html.
 Se non avete il lievito madre, i licoli, ma nemmeno un po' di acqua e farina, potreste sempre utilizzare il pane arabo che ormai si trova il tutti i supermercati che ha una consistenza molto simile a quella del chapati.
Subito dopo si procede con la preparazione del ripieno. Io ho utlizzato la soia secca compattata a modo di piccole fettine di carne acquistata da Despar Austria, ma potete usare i bocconcini di soia che si trovano anche da NaturaSì. Dopo averli ammorbitidi in acqua come da istruzioni, conditeli con cipolla, aromi per goulash e pomodoro concentrato. In base ai gusti si può rendere più speziato con paprika e peperoncino. Io ho preferito aggiungere qualche spezia indiana per dargli più gusto e piccantezza allo stesso tempo. Lasciando che l'acqua si assorba con calma di solito si cuoce la soia reidratata per 20 minuti.
A parte in base ai gusti ed alle necessità va preparata della verdura di accompagnamento. Nel mio caso ho optato per il cavolo cappuccio rosso, cetrioli, rucola e cipolla rossa.
Con un altro cetriolo ho preparato una simil Tzatziki greco, utilizzando cetriolo a cubetti, yogurt bianco di soia, prezzemolo, menta ed aglio tagliato finemente. Ho aggiunto infine un pò di sale alle erbe, erba cipollina, cardamomo e pochissimo cumino per dare ancora più freschezza alla salsa.











Infine riempiamo con tutti gli ingredienti il chapati e chiudendo bene otteniamo un'ottima alternativa al solito panino o alla solita piadina!

venerdì 10 ottobre 2014

Altromercato: il caffè ed il design equosolidale, buono e anche bello

Un caffè come questo non va "parlato", ma va provato. Io personalmente sono inciampata in questa confezione di caffè Altromercato Etiopia quasi per caso... Stavo realizzando un servizio fotografico sulle tazze da caffè e da orzo, sempre Altromercato e volevo aggiungere alla composizione un caffè che avesse a che fare con il tema dell'equosolidale che stavo rappresentando. Con pochissimo tempo a disposizione prima di consegnare la presentazione, sono entrata in un negozio Altromercato e davanti alla scelta dei caffè ho guardato velocemente le scelte. Il caffè Etiopia sembrava rispecchiare anche i miei gusti e ho pensato che dopo le fotografie avrei almeno potuto gustare il mio acquisto. La confezione ha attirato la mia attenzione per la sua semplicità e la sua eleganza, lo ammetto. In seconda battuta ho girato la confezione ed ho iniziato a leggere le caratteristiche di questo caffè. Prima di tutto il contenuto di caffeina è medio-basso e quindi personalmente questa caratteristica mi ha colpita favorevolmente. Secondo, le caratterestiche sono quelle di un caffè aromatico e fruttato, leggermente acido, ma che sa regalare anche delle magnifiche note dolci. Terzo, dovevo pur partire da qualche parte per imparare di più sul magnifico mondo del caffè equosolidale! Per maggiori informazioni sulla cooperativa che lo produce vi rimando al link della pagina di Altromercato http://www.altromercato.it/flex/FixedPages/Common/prod.php/L/IT/pro/pro-9812413.
Negli ultimi anni non ho potuto fare a meno di notare quanta meraviglia ci fosse nel design proposto dalla bottega equosolidale per eccellenza. Le tazzine per il caffè in particolare hanno sempre attirato la mia attenzione. La ceramica, la smaltatura, le parti grezze, ogni particolare rende il pezzo unico ed interessante. Soprattutto un design in grado di trasmettere "calore" e gusto, in grado di rendere ancora più pieno e rotondo il gusto pieno del caffè.


Vi consiglio di visitare una bottega dell'Altromercato nella vostra città ed iniziare a degustare i loro prodotti, che non sono solo "giusti", ma anche buoni, e sono convinta che in fondo, l'amore e la dedizione con la quale si produce qualcosa con piacere e giustizia, si trasmetta poi nei prodotti finiti. Ormai questo è diventato il mio luogo preferito per i regali. Posso trovare vestiti, arredo casa, prodotti alimentari e cosmetici e mai sono stata delusa da un acquisto effettuato.
Sarò idealista e romantica, ma sono convinta che quando una cosa è giusta, è ancora più buona.
Buon caffè a tutti!

lunedì 6 ottobre 2014

My inexplicable attraction: Scotland

Only one year ago I was in Scotland.
I planned that trip hoping to find a way to stay there forever. Probably I was delusional or too hopeful, but it has been almost 2 years now, since the day I fell in love with Scotland. I really don't know why. All my childhood has been about the United States, Japan and China. I have studied Japanese, I have been to Boston for one year and I wrote my graduation thesis about the influence of the American on the post war Japan. But one day, about two years ago I simply woke up thinking about Scotland, yeah, just like that. Since that day I couldn't help it, I keep thinking about it every day. I decided after maybe a month, since that revelation, to study, learn and understand what possibly attracted me to that place. I read a lot, watched documentaries, talked to people from Scotland, but something was missing, so I decided to go there in person. It was the end of September, last year, I flew from Bologna to Edinburgh and I was there. Finally. When I landed and breathed the fresh air outside the airport I remember I felt confused and I thought I was having one of those out of body experiences. The bus took me from the airport to the little nice hotel outside the city. All around me there was the green grass, the windy air and the gentle hills. I know it may sound stupid but I felt home. Have you ever had the sensation to know someone or something even if you have never met that someone/something before? That was it! A past life? Maybe. I have no idea. The first afternoon spent visiting the city center it had really been an incredible experience. I was moving around with my head in the clouds, looking at the local people carrying the Scotland flags on their shoulders, the businessmen running around the city and listening to the sound of the bagpipes echoing from the park. I can still smell the dry taste of smoked barely all over the streets and I can still feel the warmth of the sun on my skin when the Autumn was quickly approaching. The whole week spent between nice visits to the city and its museum, the hike of the Arthur's Seat and the tasting of the local delicacies, passed incredibly fast. I was back, in Italy. Since that wonderful trip I had to think about so many things that I decided to put that dream aside. But everyday Scotland is in my hearth. Everyday a strange energy recalls distant memories of a far away land, a land full of nature, proud people, enchanting tradition and fascinating history. I am trying to resume that dream and I am looking for a job there. It isn't easy, not at all, but I have never wanted something so bad in my life. And the most wonderful thing is that I don't know why, I just feel it. In this mad world always dictating the rules of our imagination, I want to prize a feeling and I will try to follow it. I hope to see you again Scotland! Latha math!

venerdì 3 ottobre 2014

Falafel a modo mio






Devo ammettere che questa volta sono partita da un preparato per falafel bio, trovato in un negozio per alimenti bio e vegan. Il preparato è comodo, si versa la farina di ceci speziata in una terrina e si ci versa dall'acqua bollente, si attende per 15 minuti e poi si formano le polpette. Io non trovo questo preparato gustosissimo, ma non avendo molto tempo lo ho usato apportando delle modifiche a mio piacimento. Prima di tutto ho aggiunto un pò più di acqua rispetto alla dose consigliata per poter aggiustare con della farina di lenticchie verdi il preparato. Ho aggiunto del coriandolo in polvere e del cardamomo per dare un sapore più fresco e rendere le polpette più digeribili. Non volendo friggere, ho lasciato l'impasto morbido e ho passato le polpettine molto appiccicose nel sesamo e nei semi di lino per poi passarle in una padella antiaderente molto calda. Ovviamente la forma non è più la classica pallina, ma volendo cuocere bene senza usare troppo olio, questa forma schiacciata per me funziona meglio! Per accompagnare queste polpettine solitamente preparo una salsa a base di yogurt (vegetale) con aglio, cetriolo, prezzemolo e menta, ma di nuovo ieri sera avevo molta fretta, così li ho abbinati ad una insalata invernale, ma comunque fresca e gustosa. Ho tagliato finemente del cuore di cappuccio e insieme ho tagliato una cipolla rossa. Ho condito con olio, sale alle erbe e pepe, una punta di aceto balsamico. In una ventina di minuti ho cenato bene, sporcato poco... non male ;)


venerdì 26 settembre 2014

"Caffè" di Lupino

Qualche giorno fa, degli amici tedeschi mi hanno inviato un pacco pieno di doni in risposta a quello che avevo inviato loro tempo fa contenente birre, biscotti e del caffè d'orzo (lo avevano provato in Italia e ne erano rimasti entusiasti). Probabilmente cercando di equiparare il contenuto dei due pacchi sono riusciti a trovare un "caffè" che non avevo mai provato prima, a base di lupino.
Questa marca in particolare, prodotta in Germania, ha un nome molto simpatico ed è stato chiamato "Cafè Pino".  Questo preparato è biologico ed equosolidale ed è prodotto dalla Kornkreis. http://www.kornkreis.name/
Su i consigli di preparazione, scritti fortunatamente
anche in lingua italiana, viene espressamente detto che "Caffè Pino si prepara come un caffè vero" quindi spiega che si può usare la pressofiltro, come ho fatto io, o la moka.
Il caffè di lupino è privo di caffeina e di glutine e quindi adatto anche in caso di intolleranze o diete particolari; questo preparato in particolare è ottenuto dalla torrefazione di semi di lupino macinati da agricoltura biologica. 
L'odore è abbastanza simile a quello del vero caffè, soprattutto se comparato a quello del caffè d'orzo che si differenzia moltissimo dall'originale. Il gusto invece è più intenso e più corposo, ad un primo assaggio la differenza con il caffè d'orzo è evidente; quest'ultimo è leggero e avvolgente, quasi secco. Il caffè di lupino ha un gusto molto più invadente e quindi va assaggiato con il dosaggio consigliato di un cucchiaio per tazza. Per trovare un buon balance nel gusto ho provato con la presso filtro a mischiare i due preparati (orzo e lupino) ottenendo un risultato interessante che si avvicina per corposità al vero caffè, ma il cui gusto non è troppo forte ed invadente. Io adoro bere grandi tazze di caffè e non potendolo fare con caffè istituzionale (la caffeina poi sarebbe davvero troppa da gestire!) adoro trovare queste sane alternative. In fondo, con una generosa aggiunta di latte vegetale, si fatica proprio a notare la differenza. Nel complesso è una buona alternativa per palati forti, ma anche per appassionati dei gusti nuovi ed interessanti! Buon caffè!

mercoledì 10 settembre 2014

A creative view of cheating

Lately, I found myself thinking about what may push people to cheat. Usually, it is said the cause is biology, discontent, frustration, and unhappiness, but it crossed my mind it may be about something very different.

Let’s say there is a girl having the perfect relationship, where she has the almost perfect man. The subject is someone intelligent, caregiving, attentive, a family man and he takes care of all kinds of problems (the kind of man we could rename the “fixer”). In all this perfection there is a problem, only one, even small for some points of view: there is not the flame of passion, there is not that sensation that takes your breath away, no flies in your stomach. This couple may still have sex, nice, smooth but certainly not so passionate and intense as you can say talking about the dream relationship.

I have never cheated. And I used to despise those who cheat. I used to think that nothing in the world could have ever possibly justified such a horrific gesture. I have always thought that after all, if someone feels the need to cheat, that someone should be honest and leave the person who was sharing his/her life with. Feeling the need to be with someone else in my view meant the end of the need to be with the original partner.

But then, thinking about that girl with the perfect relationship, I realized something. Why all those people in an almost perfect relationship should give up all those magnificent things? For passion? For sex? For the promise of a night, month, year to remember? How is it that the person who gives you chills is always a pain in the ass? An artist with no clue of life or a soul looking for himself/herself or in desperate need to spend most of its days alone to be creative? People want to have it all. We need the strong certainty of a real relationship and the passionate feeling of great love.

I have to say that every time I have followed that kind of passion (when I was single or better, I was by myself, literally) I ended up all alone suffering, a lot. Is it worth it? I don’t know. I love to write about these kinds of love in my books. I love to think real love exists and that out there there is a special person for everyone; someone capable of caring and passion at the same time. The real problem is that most of us do not get that chance. Most of us end up with someone almost perfect, always looking out the window, always listening to sad songs, and watching moving movies. Could it be a matter of heart or science than? To continue the species it may be better to share your life with someone almost perfect? or evolution is telling us is time to decide for ourselves? I guess we’ll never know. In the meantime, I’d like to think the best way is the one where no one suffers or maybe is the one where everyone loves. To love can only make the world a better place. So let’s keep loving, one day we may understand even who!

martedì 9 settembre 2014

Alpro: Bevanda alla Nocciola

Erano mesi che vivevo nella tentazione di provare questo "latte" vegetale a base di nocciole, ma un piccolo particolare mi ha sempre impedito di acquistarlo... il prezzo. Tornando da Padova mi fermo ad una famosa catena di supermercati del Veneto, dove non solo trovo i fantastici yogurt Alpro, ormai dispersi in Trentino, ma vedo tra gli scaffali questo meraviglioso latte di nocciole ad un prezzo quasi umano. Lo acquisto! Inutile girarci intorno, questa bevanda è davvero buonissima. Si tratta di un preparato a base di nocciole, con l'aggiunta solo di qualche stabilizzante, di alcune vitamine e calcio. Il sapore è proprio quello della nocciola, il che lo rende non solo una bevanda buonissima, ma anche sana ed a bassissimo contenuto calorico.
http://www.alpro.com/it/nocciola qui riporto il link della pagina Alpro dedicata alla bevanda con tutte le specifiche. Una scoperta meravigliosa, che in parte fa piangere il cuore: a Trento questa preziosa bevanda costa intorno ai 4 euro, mentre nel Veneto appunto si può trovare ad un prezzo più abbordabile: intorno ai 3 euro. Certamente rispetto al latte di soia o quello di riso rimane comunque carissimo, ma una volta al mese vale la pena di premiarsi con una bevanda ricca e piacevolissima. Da quando ho escluso gli alimenti raffinati e lo zucchero bianco, ho risparmiato molti soldi in bar, ristoranti e spuntini poco salutari, quindi posso certamente permettermi di aggiungere un litro di gusto, semplicità e leggerezza alla mia dieta ;). Come sempre i prodotti Alpro non deludono mai. Attendendo di trovare la gamma completa anche nella vecchia Trento, vi saluto con un bicchiere di nocciole! 

lunedì 25 agosto 2014

Pukka teas - Tè Pukka - A great tea moment


The first time I have tried a Pukka tea, it was in Edinburgh, one year ago. Since then I have been looking everywhere to find that amazing Gorgeous Earl Grey and finally I found it! Online on the Pukka Teas website: easy, honest and client oriented. I usually prefer to buy things in a real store where I can touch, smell and feel the product, but in this case I couldn't find the product that made me fall in love with black teas a year ago! So I decided to shop online and let it flow! The website is super easy and even buying from Italy the process was very smooth. The parcel arrived in gorgeous boxes and the overall experience was great! I also ordered some other blends beside the Earl Grey to try something different with the guarantee of a great brand which is very friendly with the planet! The Earl Grey is blended with bergamot essential oil and lavender and the taste is delicate but rich.

I ordered 4 boxes of the Earl Grey and 4 different other blends to try. Those are: Harmonise which is a great tea with the wonderful taste of rose, hibiscus, chamomile and shatavari. Green Chai, much more delicate and particular than any other regular Chai. The Supreme Matcha Green and finally the Serene Jasmine Green. I really have to say that these teas are really amazing. They are organic, yes. But that's not it! Finally I have found teas that are tasty, rich and with great ingredient but mostly they are light and delicate. In the past I have tried teas which required me a real effort in terms of digestion and nervous system... I am very happy about this brand, as a former tea lover I have to say: well done Pukka Teas! Honesty and quality are always the secret of a great success!

My little teas collection ;) Actually I have more...



 


 

 

 

Tao Te Ching verso 16 - verse 16 - ITA and ENG

  "Ritornare alle radici significa trovare la pace. Trovare la pace significa onorare il proprio destino. Onorare il proprio destino è ...