lunedì 8 febbraio 2016

Vegano! Ma come ti vesti??

Spesso come vegana mi sento accusare di non saper rispettare appieno gli animali, in quanto nell'abbigliamento sarebbe impossibile essere "cruelty-free". Sbagliato!
Occorre comunque una piccola premessa: tutti gli indumenti, scarpe, borse etc... acquistate prima che io diventassi vegan ho deciso di non buttarli. Purtroppo un animale è già morto e nonostante l'errore commesso, sono contro la moda dell'usa e getta. Solitamente compro poche cose, di qualità e le tratto bene per farle durare per anni ed anni, quindi per me gli acquisti ormai erroneamente fatti sono un investimento a lungo termine che ho deciso di rispettare fino infondo.
Da quando sono diventata vegana però ho conosciuto il mondo delle fibre vegetali e sintetiche che hanno smentito completamente tuti i miei dubbi e preoccupazioni.
Per quanto riguarda i sostituti del cuoio, vi sono moltissime alternative ed altrettanti marchi che già producono bellissime calzature, borse e cinture vegane.
Uno tra tutti è Wills London, del quale possiedo un paio di bikers fenomenali, resistenti alla pioggia e davvero ben fatti. http://wills-vegan-shoes.com sul loro sito potrete trovare moltissimi modelli sia per uomo che per donna con alternative valide per tutti i gusti. L'acquisto e la spedizione sono molto facili e le taglie rispettano quanto detto sul sito.
Per dei modelli molto carini, giovanili e simpatici, consiglio di visitare il sito di Po Zu: http://po-zu.com un altro marchio di prodotti vegan e vegetariani davvero molto validi.
l'articolo si intitola: "Piñatex, la pelle ecologica che si ricava dalle foglie dell'ananas", a quanto pare non ci sono limiti per creare materiali sempre nuovi e sostenibili che evitino dolore e tormento ai nostri amici animali. La ricerca è sempre all'avangardia e questo settore permette anche di generare lavoro, ricerca e sviluppo ed innovazione per una buona causa. Ad esempio si sono sviluppate anche delle versioni vegane del Cashmere, come possiamo leggere in questo articolo: http://www.vegolosi.it/news/fibra-di-soia-il-cashmere-diventa-vegetale/
il tessuto verrebbe ricavato dagli scarti di lavorazione dei legumi, andando a ridurre gli sprechi e la quantità di rifiuti prodotti.
Uno dei materiali più "puliti" dal punto di vista ambientale è la canapa. Moltissime aziende, anche in Italia, stanno rilanciando la loro produzione con il tessuto di canapa, resistente ed adatto alla realizzazione di scarpe, borse, maglioni e tanto altro. Anche la fibra di bambù è ottima e al tatto è morbidissima e molto piacevole per poter sostituire la lana.
Aziende cosmetiche come Neve Cosmetics realizzano già pennelli per il make up sintetici andando pian piano a chiudere il cerchio delle opzioni disponibili.
La lista delle fibre vegetali è lunghissima e combinate con materiali sintetici, sole o con altre fibre vegetali, si apprestano ad essere il futuro per il mondo della moda.
Se è possibile vestirsi senza scuoiare animali allevati per questo fine, dove compresi cani, volpi, mucche, visoni etc... allora io voglio sostenere questo mercato.

Le mie bellissime scarpe biker di Wills London vegan shoes



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