domenica 19 luglio 2015

Vacanze in Austria - il veg - friendly che non ti aspetti

Dal 4 all' 11 luglio ho passato delle meravigliose vacanze in Austria, più esattamente a Kirchberg nello splendido Tirolo. Kirchberg ha circa 5.000 abitanti (fonte Wikipedia) si trova ad un altitudine di 800 m sul livello del mare e se guardate bene il profilo delle montagne potreste vedere la Vecchia Signora di Heidi. Nonostante tutte queste premesse da capriolo con polenta e latte a volontà, la scelta vegan è incredibilmente ricca e soddisfacente da tutti i punti di vista.


Prima di tutti dove si compra vegan in Austria? Probabilmente ovunque, ma per le piccole cittadine che ho visitato io, si comprano prodotti vegan (e i bollini rossi che vedete sono gli sconti) da:

- Spar Austria (i nostri Despar)
- Billa
- Mpreis
- Merkur
- Penny Market

Questi sono solo quelli che ho visitato io, poi esistono altre catene.
La maggior parte di questi supermercati hanno il loro marchio di prodotti vegani pertanto il prezzo è sicuramente molto vantaggioso (si parla di 1.99 per tofu fresco e 0.99 per quello secco). Il latte di soia in generale costa tra l'euro e l'euro e mezzo, mentre quelli speciali a nocciola, cocco etc.. toccano al masimo i 3 euro, nel mio caso li ho trovati in offerta, quindi ho pagato i latti vegetali Alpro 2 euro.

Oltre ai supermercati potete trovare i prodotti vegan nelle catene specializzate in prodotti biologici e nelle "drogherie":

- DM
- Müller

Qui oltre a trovare trucchi e creme prodotti dal Marchio della drogheria e questione, per la maggior parte vegan, potete trovare barrette, cioccolato, latte, cereali e tutto quello che può servire per nutrirsi. 
Ovviamente i prezzi sono convenientissimi e la qualità eccellente.


Non posso poi non parlare del breve tratto di Germania percorso per visitare Salisburgo, dove entrando da Penny Market, Norma e Edeka sono quasi svenuta per la varietà ed i prezzi ancora più convenienti rispetto a quelli dell'Austria.
















Ogni sera ho potuto cucinare qualcosa di diverso e sperimentare nuovi gusti, sicuramente aiutata dal fatto che l'appartamento che avevo affittato era ben fornito di tutti i suppelletti necessari e dalla vista meravigliosa che ispirava gusti e appettito. Tra le merende a base di frutti di bosco (da Spar trovavo mirtilli e fragole austriache a prezzi ottimi) e yogurt Alpro al meraviglioso gusto strudel, colazioni con pane, marmellata e latte vegetale, anche il panino per la montagna garantiva gusto vegano grazie ad affettati e formaggi cruelty free.














La linea Vegavita è stata una piacevole scoperta. Viene venduta da Billa e Merkur e Adeg. Purtroppo la mia borsa frigo per quanto grande non poteva più sostenere il ritorno di troppi prodotti e mi sono dovuta limitare a tofu affumicato, falafel, hummus e wurstel. Della stessa linea ci sono anche i gelati, ma purtroppo non potevo trasportarli nè consumarli al momento.
Il leberkase che vedete cotto nella foto a fianco è una morbida versione vegan (seitan) del polpettone ed era strarodinario preparato semplicemente con burro vegan e erba cipollina. Devo ancora provare gli altri prodotti, ma promettono molto bene, per ora purtroppo non vendono in Italia.

Questi sono solo alcuni dei prodotti che ho trovato, assaggiato o semplicemente portato a casa. Ogni volta che vado in Austria so di dover portare pochi vestiti per riempire l'auto di cibo. Frutta e verdura ad esempio da Spar sono molto convenienti e la maggior parte dei prodotti sono bio, locali o italiani.
In Italia non ci manca nulla per avere la stessa scelta e convenienza. Abbiamo ottimi produttori di prodotti vegan, i supermercati e la frutta e la verdura forse più buona di Europa. Eppure i prezzi dei prodotti vegani sono alti (Austria e Germania come sostengono questa produzione pur guadagnandoci?) a volte il doppio rispetto a quello sottoposto ai nostri vicini e la frutta e verdura esportata in questi paesi, in Italia costa di più.
Se siamo il paese più vegano d'Europa perchè ne soffriamo ancora le conseguenze? Se la buona alimentazione è sempre partita dall'Italia perchè non possiamo dare l'esempio ancora una volta con le scelte vegane adatte alla dieta mediterranea senza sacrificare tutto il budget familiare?

Con altri clienti abbiamo scritto a Despar Nord Est (l'ultimo a Vipiteno si trova a pochi km dall'Austria) chiedendo la stessa scelta, la risposta è stata che dovevano calibrare una loro linea vegan su gusti pià "italiani". E' passato un anno da allora. Bratwurst e leberkase sono solo forme che facciamo assumere ai prodotti, non ci serve per forza il salame felino o la bolognese vegan per essere felici. Personalmente un prezzo "giusto" potrebbe bastare per invogliare sempre più persone ad assaggiare le alternative a carne e formaggio.

Io continuerò a chiedere e sperare che l'Italia si evolva e garantisca il rispetto dovuto ai suoi consumatori...

1 commento:

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