Tai Chi e lavoro: una disciplina antica come guida alla
forza, alla strategia ed alla concentrazione nell’epoca digitale.
Pratico il Tai Chi Chuan dal 2008 e da un
paio di anni sono diventata allenatrice di questa antica arte marziale (per chi
non sapesse di cosa si tratta https://it.wikipedia.org/wiki/Taijiquan). Da
qualche mese si è tornato a parlare di Tai Chi grazie ad un nuovo film, dove un
attore molto, ma molto famoso pratica questa disciplina in un parco proprio nel
trailer dello stesso.
Il Tai Chi è molto particolare, a
differenza di un qualsiasi sport o attività, che una volta lasciata la palestra
ti abbandona dietro la porta, il Tai Chi lo porterai dietro in tutto quello che
fai, anche il lavoro.
Una persona che lo pratica e lo
interiorizza e lo esternalizza di conseguenza, potrà averne grandi benefici durante
tutto il giorno, quindi anche sul posto di lavoro, che sia manager, operaio,
impiegato…
Prima di tutto questa disciplina porta
alla rilassatezza mentale grazie ai movimenti lenti, gentili, ma potenti dal
punto di vista energetico; la concentrazione richiesta sul proprio respiro e la
propria energia interiore non permette alla mente di tornare sulle
problematiche della giornata, quindi banalmente la pura pratica è già un modo
eccellente per alleviare lo stress. Secondo, basta pensare al Tao, il simbolo
del Tai Chi (per capirci quello bianco e nero dove yin e yang si incontrano in
un abbraccio infinito), per capire quanto possa ispirarci nella nostra visione
delle cose. Se in generale gli occidentali tendono a dividere: ciò che è bianco
è bianco e non potrà diventare nero e viceversa, il Tao simboleggia
l’unione e la trasformazione degli opposti. Tutto in Natura segue le leggi del
Tao, da sempre. Yin e yang sono molto chiari su questo: il bianco alla massima
espansione fa nascere il nero il quale a sua volta alla sua massima espansione
fa nascere il bianco e questo circolo energetico è sotto gli occhi di tutti. Tao
significa via, percorso e chiunque abbia mai frequentato una scuola di arti
marziali sa che non sta imparando dei passi scollegati per diventare il nuovo
Chuck Norris, ma che sta intraprendendo un viaggio senza fine, dove non si
smette mai di imparare e perfezionarsi. Questo è un buon supporto mentale e
fisico anche per il lavoro. Nessuno dovrebbe sentirsi “arrivato”, non si può
mai smettere di imparare o di cercare di fare dei passi avanti nel proprio
percorso. Tutto intorno si evolve, anche il mercato, e chi si ferma guardando
il mondo dall’alto in basso è perduto. Un’altra caratteristica del Tai Chi che
si rivela fondamentale nel lavoro è la flessibilità, la cedevolezza: se io
cerco di tirare nella direzione opposta, il mio avversario tirerà più forte e
ci faremo male entrambi, probabilmente rimanendo bloccati per molto tempo. Se
io cedendo leggermente vado nella direzione del mio avversario, facendolo
avanzare con forza, potrò usare la sua stessa forza insieme alla mia per
metterlo al tappeto. Semplicemente può anche significare che a volte si deve
smettere di combattere o opporsi a tutto fino a quando non si è ceduto
leggermente per capire il punto di vista opposto, comunque sia, anche nel mondo
del lavoro, e degli affari, chi tira sempre e solo nella sua direzione si stancherà
molto e prima o poi si farà del male.
Il Tai Chi mi fa venire in mente il lavoro
di Geert Hofstede, che ho studiato all’università nel corso di International
Management. Nei suoi studi sulle dimensioni culturali e quindi manageriali nei
diversi paesi del mondo, descrive la cultura lavorativa cinese come
“collettiva” (per maggiori informazioni a riguardo http://geert-hofstede.com/china.html) e con una visione a lungo termine sulle
cose. Dal punto di vista manageriale, emerge sempre più la necessità di
coinvolgere ogni reparto nella visione di insieme del progetto a lungo termine
per rendere partecipi i lavoratori con due vantaggi: fare sentire ogni persona
indispensabile alla realizzazione del progetto di insieme, spingendoli a fare
meglio e trasferire competenze extra reparto ai responsabili formandoli in modo
olistico sulla visione di lungo termine, incentivandoli e responsabilizzandoli.
Il Tai Chi stesso da grandi benefici se praticato un po’ tutti i giorni, sarà
quindi responsabilità di ogni allievo prendere quanto imparato per decidere
autonomamente di prendersi cura di sé stesso e della propria salute. Ultimo, ma
non meno importante, il Tai Chi è molto energetico e praticato il mattino può
rivelarsi molto utile per affrontare una giornata di lavoro in modo rilassato,
ma attivo, quindi l’energia del caffè, ma senza il nervosismo della caffeina.
Rispetto, disciplina, energia e lavoro
interiore sono gli ingredienti segreti del Tai Chi e la cosa positiva è che non
ci sono limiti d’età. Consiglio vivamente a tutti di provare a frequentare
alcune lezioni di Tai Chi e poi valutarne i benefici nella vita di tutti i
giorni.
“Colui
che conosce il proprio obiettivo, si sente forte: questa forza lo rende sereno;
questa serenità assicura la pace interiore; solo la pace interiore consente la
riflessione profonda; la riflessione profonda è il punto di partenza di ogni
successo”
Lao
Tze
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