Dopo più di un anno ho deciso di riprendere in mano lo studio e l'analisi del Tao Te Ching, un percorso che avevo abbandonato verso la fine del 2019, a causa di una serie di eventi travolgenti ed imprevedibili.
Poi, quando tutto si è fermato, ho tentato di riavvicinarmi a questo testo, ma ormai la mia testa era troppo piena e confusa per ricollegarsi a quel libro che parlava di vuoto, di calma e di equilibrio e così lo ho messo da parte, come uno scomodo ricordo lontano del quale non ci si vuole occupare.
Certi libri però hanno una loro magia particolare e proprio mentre spolveravo una mensola, mi è caduto sul piede facendomi subito ricordare di quanto fossi legata a questo testo e ai suoi insegnamenti.
Così, curiosa e affamata di nuove rivelazioni, ho ripreso il libro da dove l'avevo lasciato al capito 14.
Proprio nella parte finale di questo verso c'è una frase che pare risuonare in perfetto accordo con le domande che mi stanno affliggendo in questo periodo complicato della mia vita: "Tieni saldo il Dao degli antichi per governare l'esistenza presente".
Questa immagine di forza e stabilità mi ha fatto subito pensare alla totale mancanza di controllo e fermezza che mi contraddistingue quando non riesco a raggiungere i miei obiettivi nei tempi e nei modi da me stabiliti.
Perdere il controllo significa perdere la via, cercando in ogni modo di lottare controcorrente, in balia delle emozioni e di un senso distruttivo di impotenza e paura.
Ed è proprio in questo mare tempestoso che sapere che esiste una via naturale, legata ad un movimento sicuro e costante, può aiutarmi a non perdermi completamente.
La verità è che l'idea di guardare voracemente al futuro per trovare soluzioni a problemi presenti mi ha aiutata in alcune circostanze, ma ferita terribilmente in molte altre.
Quello che vorrebbe dirmi questo verso, almeno credo, è che il presente è in realtà il culmine di una lunga via di saggezza e pace che ha origine in un'antichità a me sconosciuta ed inafferrabile.
Il futuro allora dovrebbe cessare di essere un problema o la fonte improbabile delle mie soluzioni, ma piuttosto il culmine di questo presente che sto vivendo ora.
Questo percorso temporale crea così un filo, una connessione solida e rincuorante tra passato, presente e futuro, ricordandomi che solo seguendo la natura delle cose è più facile trovare la lucidità per affrontare afflizioni e problemi vari.
Forse in questa avventura legata al mio libro mi è mancata proprio la consapevolezza, la saggezza e la pazienza, una visione globale delle cose che mi calmasse dall'ansia e dalla paura che mi tormenta ogni giorno quando mi focalizzo sugli errori passati e sui desideri futuri.
Grazie a questo capitolo mi sono resa conto che, come spesso mi capita, ho focalizzato tutta la mia attenzione sulla partenza e sull'arrivo, ignorando quasi completamente l'importanza del viaggio, i suoi insegnamenti ed il suo valore.
A volte, quando sento di non poter vincere contro cose più grandi di me, dovrei ricordarmi che la via della natura ha sempre una risposta, un motivo d'essere e di esprimersi, ed è proprio in questa dimensione autentica e tangibile, che vorrei ricominciare a vivere questa avventura con più pace ed apprezzamento.
After more than a year I decided to resume the study and analysis of the Tao Te Ching, a path that I had abandoned towards the end of 2019, due to a series of overwhelming and unpredictable events.
Then, when everything stopped, I tried to get closer to this text, but by now my head was too full and confused to reconnect with that book that talked about emptiness, calm, and balance and so I put it aside as if an uncomfortable distant memory that you don't want to worry about.
Some books, however, have their own particular magic and just as I was dusting a shelf, it fell on my foot making me immediately remember how attached I was to this text and its teachings.
So, curious and hungry for new revelations, I picked up the book from where I had left it in chapter 14.
Right in the final part of this verse, there is a sentence that seems to resonate in perfect agreement with the questions that are afflicting me in this complicated period of my life: "Hold firm the Dao of the ancients, to govern the present existence".
This image of strength and stability immediately made me think of the total lack of control and firmness that distinguishes me when I am unable to reach my goals in the times and ways I set.
Losing control means losing the way, trying in every way to fight against the current, at the mercy of emotions, and a destructive sense of helplessness and fear.
And it is precisely in this stormy sea that knowing that there is a way of nature, linked to a safe and constant movement, can help me not to lose myself completely.
The truth is that the idea of voraciously looking to the future to find solutions to present problems has helped me in some circumstances, but hurt me terribly in many others.
What this verse would like to tell me, at least I think, is that the present is actually the culmination of a long path of wisdom and peace that originates in antiquity unknown and elusive to me.
The future should then cease to be a problem or the unlikely source of my solutions, but rather the culmination of this present that I am experiencing now.
This time path thus creates a thread, a solid and heartening connection between past, present, and future, reminding me that only by following the nature of things is it easier to find the clarity to face various afflictions and problems.
Perhaps in this adventure linked to my book, I have really lacked awareness, wisdom, and patience, a global vision of things that calmed me from the anxiety and fear that torments me every day when I focus on past mistakes and future desires.
Thanks to this chapter I realized that, as often happens to me, I have focused all my attention on departure and arrival, almost completely ignoring the importance of the journey, its teachings, and its value.
Sometimes, when I feel I cannot win against things greater than myself, I should remember that the way of nature always has an answer, a reason to be and to express itself, and it is precisely in this authentic and tangible dimension that I would like to start over with more appreciation and peace.
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