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venerdì 9 aprile 2021

Primavera e Legno - Spring and Wood



Per la Teoria dei Cinque Movimenti la primavera è la stagione del Legno.

La prima immagine che potrebbe venirci in mente quando pensiamo al legno sono i grandi abeti, i principi della montagna, i pini che si appigliano agli scogli per poter crescere vicino al mare, le querce secolari che si impongono come custodi delle foreste o le distese di castagni che forano il terreno con i loro ricci spinosi. 

Eppure, non c'è niente di meglio del movimento di una piccola piantina che buca il terreno per poter crescere per rappresentare al meglio questo movimento.

In primavera la forza vitale della natura si espande in ogni direzione, espandendosi coraggiosamente verso ogni fonte di nutrimento e di apprendimento. 

La curiosità e la ricerca spingono tutti gli esseri viventi ad uscire, a sperimentare, a ricercare nuovi stimoli ed obiettivi e proprio per questo, una delle caratteristiche più interessanti di questa stagione sono il coraggio e la creatività.

Si dice così che non ci sia momento migliore per sciogliere i capelli al vento, assaporare le novità portate dal nuovo ciclo nascente e buttarsi in nuove avventure, lasciandosi guidare dal proprio istinto, nutrito dalla saggezza e dalla visione dell'acqua e illuminato dal desiderio profondo del fuoco.

In questa stagione la bellezza è al suo culmine tra i fiori coloratissimi e profumatissimi, i prati verdi che sanno di abbondanza, l'acqua trasparente che scorre per ripulire le ultime foglie secche e il sole che invita tutti ad uscire allo scoperto ed accendersi di nuovo dopo il torpore invernale.

Certo vi sono anche degli aspetti non propriamente positivi riguardo al legno e alla primavera, ma per ora preferisco concentrarmi su questo senso di rinnovamento e rigenerazione, che quest'anno io sento quanto mai necessario e benefico.

Nei prossimi post vi parlerò ancora delle caratteristiche di questa stagione e degli altri suoi aspetti (non dico negativi perché non sono soggetti a giudizio!)

Buona primavera, buon rinnovamento! 


For the Theory of the Five Movements, spring is the season of Wood.


The first image that could come to mind when we think of wood is the large fir trees, the princes of the mountains, the pines that cling to the rocks to be able to grow near the sea, the centuries-old oaks that impose themselves as guardians of the forests or the expanses of chestnut trees that pierce the ground with their thorny hedgehogs.

Yet, there is nothing better than the movement of a small seedling that pierces the ground to grow to best represent this movement.

In spring the life force of nature expands in every direction, boldly dilating to every source of nourishment and learning. 

Curiosity and research push all living beings to go out, to experiment, to seek new stimuli and goals and for this reason, one of the most interesting features of this season is courage and creativity.

It is said that there is no better time to unleash your hair in the wind, savor the novelties brought by the new nascent cycle and throw yourself into new adventures, letting yourself be guided by your instincts, nourished by the wisdom and vision of water and illuminated by the deep desire of fire.

In this season, beauty is at its peak among the colorful and fragrant flowers, the green meadows that smell of abundance, the transparent water that flows to clean up the last dry leaves, and the sun that invites everyone to come out and light up again after the winter numbness.

Of course, there are also some not exactly positive aspects about wood and spring, but for now, I prefer to focus on this sense of renewal and regeneration, which this year I feel very necessary and beneficial.

In the next posts, I will tell you more about the characteristics of this season and its other aspects (I do not say negative because they are not subject to judgment!)

Happy spring, happy renewal!

lunedì 8 febbraio 2021

Movimento Terra - Collegare ed immaginare

Oggi ho partecipato ad bellissimo seminario di formazione sul movimento Terra, uno dei cinque movimenti dello Wu Xing.



Questi studi, che ormai porto avanti da qualche anno, hanno influenzato moltissimo il mio stile di vita, il mio pensiero e naturalmente anche il mio modo di leggere e di scrivere.
Ormai fatico a pensare a qualcosa senza inserire all'interno di quel concetto un qualche principio del Taoismo o della cultura e filosofia orientale.
Il movimento marziale, esterno e visibile, si è trasformato in qualcosa di più profondo e sottile, ed ora quell'energia dà forma e significato alle azioni della mia vita.
Oggi in particolare abbiamo parlato della Terra, un movimento che ha a che fare con il pensiero, la capacità di creare collegamenti e di immaginare. Un'energia che spesso tende ad annodarsi nel rimuginio e patologizzarsi nell'ossessione.
Da un anno a questa parte non è facile evitare di focalizzarsi sul pensiero, chiudersi noi stessi o nella nostra immaginazione mentre si attendono tempi migliori, eppure è sempre importante mantenere accesi anche gli altri movimenti, proprio per non perderci sprofondando completamente. Il mio cuore, che è il fuoco e l'imperatore del mio corpo, qualche decennio fa mi ha suggerito che la scrittura era il mio destino e così, mi lancio in questa passione grazie al coraggio del legno, alla forza di volontà dell'acqua e alla rettitudine del metallo.
Nel mio libro ho cercato di inserire parte di quanto appreso e assorbito grazie a questi studi e per questo non vedo l'ora di ricevere altri feedback a riguardo
😊 perché si sa, il fuoco va anche alimentato 🙏

martedì 2 febbraio 2021

Perché il Giappone? - Why Japan? ITA and ENG



"Perché proprio il Giappone?"

"Perché..."

Aspetta! Come potrei rispondere in modo semplice e compendioso ad una domanda fondamentale come questa?

 

In molti spesso mi chiedono perché io sia tanto appassionata di Oriente e in particolare di Giappone e così, oggi, tento umilmente di dare una spiegazione, ma vi anticipo già che per me è come spiegare perché ci si innamora di una persona in particolare e non di un'altra.

 

Questa storia d'amore parte senza grandi colpi di scena o visioni romantiche, infatti io sono nata in una piccola città del Nord Italia dove era estremamente raro potersi avvicinare realmente a persone e cose provenienti dal lontano Est, e vi confesso che tutto è partito prima dai cartoni animati e film e successivamente dai libri. 

Per me quegli anime erano una fonte inesauribile di informazioni su un mondo misterioso ed affascinante, idee per le mie storie, ispirazioni per il disegno in movimento e tanto altro.

Gli occhi giganti dei personaggi che esprimevano ogni emozione esistente, le case, le scuole, le nuvolette nere sopra la testa e soprattutto i rituali giornalieri, mi parevano frutto di una magia straordinaria, parte di un mondo lontano che sentivo di poter toccare e sentire, che mi era congeniale e che mi affascinava fino a trasportarmi in luoghi più o meno reali in compagnia dei suoi protagonisti.

Crescendo ho aggiunto a questa osservazione "passiva" del Giappone un tentativo più fisico di avvicinarmi ad esso, e così ho iniziato a praticare le arti marziali.

Ma la vera svolta è avvenuta quando ho conosciuto Yuki, una ragazza straordinaria che si trovava nella mia scuola superiore per uno scambio culturale. 

Non posso nemmeno descrivervi la mia gioia nel poterle parlare, nel farle ogni tipo di domanda o anche solo nell'osservare i suoi modi precisi ed eleganti. Yuki mi ha insegnato le mie prime parole di giapponese e mi ha aperto un mondo, mostrandomi che non era poi un'idea impossibile quello di sperare di potermi avvicinare realmente a tutto quello che per me era stato solo un sogno. 

 

La vita ovviamente ci riserva sempre molte sorprese ed i piani che progettiamo accuratamente, non sempre riescono a realizzarsi; sarebbe davvero troppo chiedere ad un post di Instagram di riassumere tutto, ma se risulterà interessante andrò nel dettaglio in altri post successivi.

Comunque, per farla breve, non sono riuscita a fare i passi del cammino che avevo tanto sognato, ma ho avuto la fortuna di studiare un anno Lingue Orientali e poi di laurearmi in Economia con una tesi sul miracolo economico giapponese, mantenendo sempre vivo il desiderio di scoprire e di conoscere quanto più possibile su questo argomento.

 

Questo libro mi ha permesso di riprendere le fila di un discorso interrotto, ma mai dimenticato, di ritrovare il sentiero ancora segnato dalle mie impronte sicure e decise e di ricostruire un po' alla volta i pezzi di una visione che si era infranta. 

E così è nato qualcosa di nuovo, di diverso, proprio come si fa con la tecnica del kintsugi, dove si rimettono insieme i pezzi riempiendo le spaccature con la lacca d'oro e rendendo ogni creazione unica e preziosa. 


ENG


"Why Japan?"

"Why...?"

Wait up! How could I answer in a simple and concise way a fundamental question like this?


Many people often ask me why I am so passionate about the East and Japan in particular and so, today, I humbly try to give an explanation, but I already anticipate that for me it is like explaining why we fall in love with a particular person and not with another.


This love story starts without big twists or romantic visions, in fact, I was born in a small town in Northern Italy where it was extremely rare to be able to really get close to people and things from the far East, and I confess that everything started from cartoons and movies and later from books.

For me, those anime were an inexhaustible source of information on a mysterious and fascinating world, ideas for my stories, inspirations for drawing in motion, and much more.

The giant eyes of the characters that expressed every existing emotion, the houses, the schools, the black clouds above the head, and above all the daily rituals, seemed to be the result of an extraordinary magic, part of a distant world that I felt I could touch and feel, that was congenial to me and that fascinated me to the point of transporting me to more or less real places in the company of its protagonists.

Growing up I added to this "passive" observation of Japan a more physical attempt to get closer to it, and so I started practicing martial arts.

But the real turning point came when I met Yuki, an amazing girl who was in my high school for cultural exchange.

I cannot even describe to you my joy in being able to talk to her, in asking her all kinds of questions, or even in observing her precise and elegant ways. Yuki taught me my first words of Japanese and opened a world to me, showing me that it was not an impossible idea to hope to be able to really get close to everything that for me had been only a dream.


Life obviously always reserves many surprises for us and the plans we carefully project do not always manage to come true; it would be too much to ask an Instagram post to summarize everything, but if it is interesting I will go into detail in other subsequent posts.

However, in short, I was unable to take the steps I had dreamed of so much, but I was lucky enough to study Oriental Languages for one year and then to graduate in Economics with a thesis on the Japanese economic miracle, always keeping the desire alive to discover and know as much as possible about this topic.


This book has allowed me to resume the threads of an interrupted but never forgotten discourse, to rediscover the path still marked by my sure and decisive footprints, and to reconstruct, little by little, the pieces of a vision that had shattered.

And so something new, different was born, just like the kintsugi technique, where the pieces are put back together by filling the cracks with gold lacquer and making each creation unique and precious.

Tao Te Ching verso 16 - verse 16 - ITA and ENG

  "Ritornare alle radici significa trovare la pace. Trovare la pace significa onorare il proprio destino. Onorare il proprio destino è ...