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domenica 2 maggio 2021

La magia delle piccole cose - The Magic in little things


La magia per me ha sempre rappresentato una sfida stimolante: da una parte c'era il desiderio di credere in qualcosa di superiore ed incantato, dall'altra la voglia di poter spiegare anche i fatti più incomprensibili con la logica ed il metodo scientifico.

Nel mio libro ci sono molti passaggi che ricalcano questo mio confronto interiore ed ho cercato di lasciare un buon margine di libertà al lettore per poter fare altrettanto.
Crescendo però ho incontrato altri tipi di magia, definizioni che poco avevano a che fare con formule magiche o scope volanti, ma vere e proprie zone d'ombra che si mescolavano ed intrecciavano tra incanto, fede, meraviglia e osservazione della realtà. 
E se la magia fosse un'emozione, più che una capacità?
Non è forse un sortilegio quella lampadina che si accende nella testa e che crea delle storie meravigliose attingendo da cose viste e sentite chissà quando o addirittura inventando dal nulla nuovi mondi, paesaggi e linguaggi?

Non è forse un incantesimo quella sensazione di pienezza alla pancia quando tutto sembra accadere nel momento giusto e al posto giusto, facendoci sentire in completa sincronia con l'universo?
Non è forse una stregoneria sorprendente la capacità che ha uno scrittore di descrivere una situazione creando un filo invisibile con l'abilità del lettore di saper immaginare a modo suo quella stessa identica scena, creando una moltitudine di film mentali tutti interconnessi tra loro?
Certo tutto questo si può spiegare con la fisica quantistica, con la capacità umana di riprodurre dati ed immagini sulla base della formazione e dell'influenza esterna o ancora con tutte le cose che dobbiamo ancora scoprire riguardo al funzionamento del nostro cervello. 
Eppure, sento che non sarebbe giusto togliere la magia da questo mondo.
L'incanto è la spinta che ci porta a creare cose nuove, a darci forza nei momenti più difficili, a giocare con ciò che ci circonda e a tentare, spesso invano, di interpretare i sentimenti altrui.

Per me la magia sarà sempre presente in un sorriso spontaneo, in un fiore che sboccia, in una candela che brucia, in una tazza di tè caldo tra le mani, in un pensiero che riempie il cuore e lo fa sussultare di speranza. 

venerdì 23 aprile 2021

Buon compleanno - Happy birthday


Oggi, proprio nel giorno del mio trentaseiesimo compleanno, stavo facendo qualche bilancio, ripensando a tutte le cose realizzate, a quelle lasciate da parte ed infine a quelle ormai perdute. 

Nonostante tra le pagine di questo resoconto compaiano anche amari rimpianti e strazianti delusioni, non posso fare a meno di notare che tutte le volte nelle quali ho seguito il cuore ne è uscito qualcosa di positivo, valorizzante o per lo meno arricchente. 
Nella teoria dei cinque movimenti, per poter ottenere qualcosa dalla vita, è importante che tutti gli elementi collaborino insieme al fine di avverare concretamente desideri che altrimenti resterebbero bloccati nella fantasia ed allo stesso tempo dare passione e luce a pianificazioni fredde e calcolate che finirebbero per non darci comunque alcun appagamento. 
Sognare di scrivere un libro era qualcosa che portavo dentro da tempo, ma era come se gli elementi non fossero mai allineati al momento giusto e con lo stesso scopo a muoverli nelle diverse direzioni. 
Così, una volta c'era di mezzo la carriera che avrebbe dovuto darmi grandi soddisfazioni e successo, un'altra la paura del fallimento che mi bloccava e congelava nelle sue grinfie impietose, un'altra la mancanza di passione genuina e un'altra ancora semplicemente l'assenza di quel rigore necessario per pianificare e dare struttura ad un'idea. 
Purtroppo per quasi tutta la vita sono stata una persona individualista, autonoma e solitaria e il mio mondo interiore non ha potuto fare altro se non rispecchiarmi completamente per molto tempo, fino a quando non mi sono ammalata e ho dovuto cambiare tutto. 
E proprio dalle profondità dell'animo e del corpo ha preso il via una rivoluzione sconvolgente, che a piccoli passi ha trasformato anche il mio modo di vivere e le mie priorità, rimodellando la mia essenza dall'interno verso l'esterno. 
Necessariamente ho iniziato a lasciare andare cose e persone, a fare pulizia del superfluo e sciacquare via la sporcizia che mi ero gettata addosso, fino a quando ho sentito che era arrivato il momento di seminare qualcosa di nuovo e ricominciare da zero.
Su quel nuovo terreno, più fertile e maturo, le idee non solo hanno iniziato finalmente a prendere vita, ma anche crescere e svilupparsi con la collaborazione di corpo, mente/cuore e spirito. 
Ci sono voluti tanti anni prima di iniziare a scrivere di nuovo, di lasciare scorrere le parole e allo stesso tempo dar loro spazio e struttura, ma alla fine ce l'ho fatta. 
E anche se spesso le cose non sono andate come avrei voluto, e ci sono davvero ancora tanti passi da fare, sia in avanti che indietro, c'è una cosa che ora, alla mia età, sento di aver conquistato davvero: la consapevolezza.



Today, on the day of my thirty-sixth birthday, I was doing some evaluations, thinking back to all the things that have been achieved, to those left aside, and finally to those that have now been lost. 

Although bitter regrets and heartbreaking disappointments appear among the pages of this report, I can't help but notice that every time I followed my heart, something positive, enhancing, or at least enriching came out. 
In the theory of the five movements, in order to get something out of life, it is important that all the elements work together in order to concretely fulfill wishes that otherwise would remain stuck in the imagination and at the same time give passion and light to cold and calculated planning that would end up not give us any fulfillment anyway. Dreaming of writing a book was something I had been carrying inside for a long time, but it was as if the elements were never aligned at the right time and with the same purpose to move in different directions. 
So, once there was a career involved that should have given me great satisfaction and success, another the fear of failure that blocked me and froze me in its merciless clutches, another the lack of genuine passion, or again the absence of that rigor necessary to plan and give structure to an idea. 
Unfortunately for most of my life, I have been an individualistic, autonomous, and lonely person and my inner world could not do anything but mirror myself completely for a long time until I got sick and had to change everything. 
And it was from the depths of my soul and body that a shocking revolution began, which in small steps has also transformed my way of life and my priorities, reshaping my essence from the inside out. 
Necessarily I started letting go of things and people, cleaning up the superfluous and rinsing away the dirt I had thrown at myself until I felt it was time to sow something new and start from scratch. 
On that new, more fertile, and mature ground, ideas have not only finally begun to come to life, but also grow and develop with the collaboration of body, mind/heart, and spirit. 
It took many years to start writing again, to let the words flow and at the same time give them space and structure, but in the end, I did it. And although things have often not gone as I would have liked, and there are still so many steps to take, both forward and backward, there is one thing that now, at my age, I feel I have really achieved: awareness.

venerdì 9 aprile 2021

Primavera e Legno - Spring and Wood



Per la Teoria dei Cinque Movimenti la primavera è la stagione del Legno.

La prima immagine che potrebbe venirci in mente quando pensiamo al legno sono i grandi abeti, i principi della montagna, i pini che si appigliano agli scogli per poter crescere vicino al mare, le querce secolari che si impongono come custodi delle foreste o le distese di castagni che forano il terreno con i loro ricci spinosi. 

Eppure, non c'è niente di meglio del movimento di una piccola piantina che buca il terreno per poter crescere per rappresentare al meglio questo movimento.

In primavera la forza vitale della natura si espande in ogni direzione, espandendosi coraggiosamente verso ogni fonte di nutrimento e di apprendimento. 

La curiosità e la ricerca spingono tutti gli esseri viventi ad uscire, a sperimentare, a ricercare nuovi stimoli ed obiettivi e proprio per questo, una delle caratteristiche più interessanti di questa stagione sono il coraggio e la creatività.

Si dice così che non ci sia momento migliore per sciogliere i capelli al vento, assaporare le novità portate dal nuovo ciclo nascente e buttarsi in nuove avventure, lasciandosi guidare dal proprio istinto, nutrito dalla saggezza e dalla visione dell'acqua e illuminato dal desiderio profondo del fuoco.

In questa stagione la bellezza è al suo culmine tra i fiori coloratissimi e profumatissimi, i prati verdi che sanno di abbondanza, l'acqua trasparente che scorre per ripulire le ultime foglie secche e il sole che invita tutti ad uscire allo scoperto ed accendersi di nuovo dopo il torpore invernale.

Certo vi sono anche degli aspetti non propriamente positivi riguardo al legno e alla primavera, ma per ora preferisco concentrarmi su questo senso di rinnovamento e rigenerazione, che quest'anno io sento quanto mai necessario e benefico.

Nei prossimi post vi parlerò ancora delle caratteristiche di questa stagione e degli altri suoi aspetti (non dico negativi perché non sono soggetti a giudizio!)

Buona primavera, buon rinnovamento! 


For the Theory of the Five Movements, spring is the season of Wood.


The first image that could come to mind when we think of wood is the large fir trees, the princes of the mountains, the pines that cling to the rocks to be able to grow near the sea, the centuries-old oaks that impose themselves as guardians of the forests or the expanses of chestnut trees that pierce the ground with their thorny hedgehogs.

Yet, there is nothing better than the movement of a small seedling that pierces the ground to grow to best represent this movement.

In spring the life force of nature expands in every direction, boldly dilating to every source of nourishment and learning. 

Curiosity and research push all living beings to go out, to experiment, to seek new stimuli and goals and for this reason, one of the most interesting features of this season is courage and creativity.

It is said that there is no better time to unleash your hair in the wind, savor the novelties brought by the new nascent cycle and throw yourself into new adventures, letting yourself be guided by your instincts, nourished by the wisdom and vision of water and illuminated by the deep desire of fire.

In this season, beauty is at its peak among the colorful and fragrant flowers, the green meadows that smell of abundance, the transparent water that flows to clean up the last dry leaves, and the sun that invites everyone to come out and light up again after the winter numbness.

Of course, there are also some not exactly positive aspects about wood and spring, but for now, I prefer to focus on this sense of renewal and regeneration, which this year I feel very necessary and beneficial.

In the next posts, I will tell you more about the characteristics of this season and its other aspects (I do not say negative because they are not subject to judgment!)

Happy spring, happy renewal!

domenica 21 marzo 2021

La ragazza e le montagne - The girl and the Mountains

 ITA e ENG



🇮🇹🇬🇧
Ho sempre avuto un legame molto particolare con la montagna, un rapporto di odio e amore che negli anni è cambiato, si è sviluppato ed è cresciuto.
Forse proprio per questo, nel mio libro ho sentito il bisogno di sviscerare ed analizzare il tema della montagna, sia che questa si presenti come un rilievo, come un vulcano o come un'isola.
Penserete che essendo nata e cresciuta in Trentino, per me dovrebbe essere abbastanza facile parlare di queste massicce alture che mi osservano dall'alto della loro magnifica potenza praticamente ogni giorno da più di trent'anni, eppure non è così.
Ho sempre sofferto la mancanza della visione di lunghi tramonti, di infiniti orizzonti e di spazi di ampio respiro: la montagna per me ha sempre rappresentato una muraglia che impediva alle cose di entrare ed uscire, ma che allo stesso tempo mi offriva protezione e un nascondiglio sicuro.
E così ho iniziato a sviluppare un'insana ossessione per la salita, arrampicandomi passo dopo passo, quasi senza fatica, fino alla cima più alta, per poter finalmente guardare il territorio rimpicciolirsi sotto i miei occhi.
La città, il comune, la provincia visti dalla sommità erano il mio regno, qualcosa di controllabile e osservabile nel suo insieme, ridimensionando così ogni paura o preoccupazione.
Con il tempo fortunatamente ho imparato a godermi il viaggio e ad assaporare ogni momento del cammino, immergendomi nella natura e nei suoi misteriosi giochi di luci ed ombre, nei messaggi scolpiti sui sassi e nei sussurri delle foglie.
Fino a quando, nel mezzo della pandemia, ho finalmente realizzato che la montagna non era mai stata una muraglia, ma era sempre stata un trono.
🇬🇧
I have always had a very special bond with the mountains, a relationship of hate and love that has changed, developed, and grown over the years.
Perhaps for this very reason, in my book, I felt the need to dissect and analyze the theme of the mountain, whether it presents itself as an elevation, as a volcano, or as an island.
You will think that having been born and raised in Trentino, it should be easy enough for me to talk about these massive hills that have been watching me from their magnificent power practically every day for more than thirty years, yet it is not like that.
I have always suffered from the lack of seeing long sunsets, infinite horizons, and wide-ranging spaces: the mountain for me has always represented a wall that prevented things from entering and exiting, but at the same time offering me protection and a safe hiding place.
And so I began to develop an insane obsession with climbing, going up step by step, almost effortlessly, to the highest peak, to finally be able to watch the territory shrink before my eyes.
The city, the municipality, the province seen from the top looked like my kingdom, something controllable and observable as a whole, thus reducing any fear or concern.
Over time, fortunately, I learned to enjoy the journey and savor every moment of the climb, immersing myself in nature and its mysterious play of light and shadow, in the messages carved on the stones and in the whispers of the leaves.
Until, in the midst of the pandemic, I finally realized that the mountain was never a wall, it had always been a throne

lunedì 8 marzo 2021

Festa della donna 2021 - Rompere gli schemi e uscire dalle righe



Ho sempre odiato le categorizzazioni a tenuta stagna, i canali espressivi senza deviazioni e tutte quelle strade comunicative tracciate senza possibilità di attraversamento. 
Femminile, maschile, rosa, azzurro, puoi, non puoi, capacità, incapacità, dentro, fuori, emotivo, razionale... 
Ricordo che quando ero piccola, il mondo mi pareva estremamente suddiviso e diviso, forzatamente eterogeneo, una scacchiera in bianco e nero, precisa e quadrata, senza possibilità di sfumature o sbavature. Eppure, nella mia ingenuità, ho pensato che crescendo avrei trovato qualcosa di diverso, una culla di cultura e comprensione, dove avrei potuto esprimere i miei talenti al di là delle classificazioni e delle differenziazioni, ma non è stato così. 

Ricordo che avevo 21 anni quando partecipai alla mia vera prima riunione e quando sentii per la prima volta dire in ambito lavorativo: “voi donne siete troppo sensibili, vi affidate sempre al vostro cuore nelle scelte e nelle decisioni e questo vi porta sempre a sbagliare”. Non penso che usare il cuore di per sé sia una cosa orribile, ma che in quel contesto e con quel contorno suonava come una minaccia e una condanna totale all'incapacità di saper prendere decisioni giuste ed eque in quanto donna. 
Con gli anni le cose non sono certo migliorate, anzi, potrei scrivere un saggio sulle volte che ho sentito frasi partire con "voi donne…", seguite poi da qualche cliché retrogrado e senza senso. 
Per anni ho sofferto per via del fatto che il mio destino pareva già deciso da tempo: il mio sesso implicava una serie di difficoltà e ingiustizie che mai avrei immaginato di dover sopportare e combattere. 

Quante volte mi sono ritrovata a sminuire me stessa per mettere a tacere quei giudizi impietosi e le allusioni poco professionali? E quante volte per evitare conflitti con persone ignoranti, ho lasciato che mi mettessero in quelle scatole che tanto odiavo, offrendo loro persino il lucchetto? 

Grazie al taoismo (che non è una religione), sto imparando tantissime cose, soprattutto l'importanza di non affidarsi a categorizzazioni, poiché tutto è relativo e mutevole. In questa visione della realtà, le divisioni non sono fisse e una cosa si esprime in una o nell'altra classe solo quando messa in comparazione con qualcos'altro: yin yang, infatti, esprimono più un rapporto, che una comparazione. 
Così potremmo dire che una donna è più yin di un uomo, ma che un uomo anziano è più yin di una donna giovane. Ovvero, fino a quando non si cerca un confronto, non esiste divisione, né categorizzazione. 

Questo principio, insieme a quello dell'accettazione del cambiamento e della fluidità della vita, mi ha dato un po' di pace e di coraggio. Purtroppo, siamo lontani da quel tipo di mondo che sognavo da bambina, ma ci siamo più vicini di quanto non lo fossimo anni fa. 

La relatività non è un modo semplicistico per sfuggire alle sfide, è un'apertura al cambiamento e al saper vivere senza paura e resistenza ad esso, rispettando tutti senza cercare necessariamente la distinzione assoluta e spesso limitante per sentirsi più forte dei suoi simili. 

Tao Te Ching verso 16 - verse 16 - ITA and ENG

  "Ritornare alle radici significa trovare la pace. Trovare la pace significa onorare il proprio destino. Onorare il proprio destino è ...